Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lirico, Regione e sindacati: fondi a rischio

Fonte: L'Unione Sarda
25 gennaio 2013


Critico anche Farris (Pdl)
 

Non cala l'attenzione dei lavoratori del Teatro lirico sulla situazione dell'ente. Le Rsu, tramite il loro avvocato Renato Chiesa, hanno scritto ai ministeri dei Beni culturali, dell'Economia, alla Regione e, per conoscenza, al Comune, per chiedere «quali provvedimenti vogliano adottare nei confronti della Fondazione e del Cda, per fare fronte alla grave situazione di illegittimità venutasi a creare a seguito della nomina a sovrintendente di Marcella Crivellenti». Le Rsu chiedono nuovamente il commissariamento. «Un'ipotesi che non piace a nessuno», sottolinea il legale, ma il rischio «è che una delle 44 persone che hanno presentato il curriculum per la manifestazione d'interesse ricorra al Tar per tutelarsi», aggiunge il sindacalista Massimiliano Cecalotti. Una strada, quest'ultima, che potrebbe rendere nulla la nomina di Crivellenti.
LA REGIONE Dopo la lettera della Rsu il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha chiesto di «rimuovere le gravi anomalie derivanti da un procedimento discutibile ed avviare un percorso finalizzato al rilancio del Teatro». Secondo il governatore, «man mano che si va avanti le perplessità già espresse a suo tempo dalla Regione hanno trovato ulteriori conferme. La Regione ha stanziato ingenti somme per sostenere quella che deve essere un'eccellenza dell'Isola. Onde evitare che il risultato di questi investimenti pubblici sia compromesso o ben al di sotto delle aspettative - conclude Cappellacci - è fondamentale assicurare una gestione idonea a valorizzare le risorse a disposizione».
L'OPPOSIZIONE IN COMUNE Sull'argomento è intervenuto anche Giuseppe Farris, capogruppo del Pdl in Consiglio comunale: «La nomina della signora Crivellenti ha condotto alla paralisi l'attività del Teatro. A questo punto, acclarata la manifesta incapacità di ascolto del sindaco, rivolgiamo l'appello direttamente alla Sovrintendente affinché voglia prendere in seria considerazione la necessità di rassegnare le dimissioni per restituire al Teatro il futuro che merita. (m.g.)