Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

DAL PALAZZ0

Fonte: L'Unione Sarda
25 gennaio 2013

Il centrosinistra.

Un impegno del Comune per favorire la costruzione della moschea. È la posizione che accomuna il Pd e Sel in Consiglio comunale. Secondo il capogruppo democratico, Davide Carta (nella foto), quello del luogo di culto per i musulmani «sta diventando un tema rilevante anche per questioni di convivenza per i fedeli e per chi vive nella Marina». Il riferimento è a via Del Collegio, dove esiste un locale di pochi metri quadri adibito a luogo di culto che però non può ospitare tutti i fedeli, che ogni venerdì per la preghiera invadono la strada fino alla chiesa di Sant’Eulalia. Anche per questa ragione, l’edificazione di una moschea sarebbe positiva anche per Sel. «Ovviamente rispettando la legislazione urbanistica », sottolinea il capogruppo Sergio Mascia. In ogni caso per la realizzazione del luogo di preghiera islamica ci vorrà del tempo, per cui è necessario trovare delle soluzioni provvisorie. «Spero che la consulta degli stranieri possa suggerire delle opzioni a riguardo», è l’auspicio di Mascia, che ribadisce: «Dobbiamo entrare nell’ordine di idee che la moschea si deve fare». Dunque, al bando «ogni atteggiamento diffidente verso i musulmani»

Il centrodestra. Oltre alla questione moschea sì, moschea no, il centrodestra si sofferma sulla questione dei terreni di Monreale. «Potrebbe essere una provocazione da parte del proprietario», afferma il capogruppo dei Riformatori Alessio Mereu. «Quel terreno è del Comune», chiosa perentoriamente il suo collega del Pdl Giuseppe Farris (foto a fianco), secondo cui «se, tuttavia, un privato vuol cedere il suo terreno per far realizzare la moschea, compatibilmente con le norme urbanistiche, può farlo liberamente». Al di là del problema terreno, entrambi ricordano che «l’agenda cittadina ha altre priorità». «Senza essere razzisti», aggiunge Mereu, «questa dovrebbe essere l’ultima cosa a cui pensare». Per il capogruppo Pdl bisognerebbe affrontare il tema nella sua generalità: «L’amministrazione », spiegano Farris e Mereu, «dovrebbe rivolgersi verso tutte le fedi. «Un tema come questo», prosegue l’esponente del Pdl, «deve essere affrontato in Consiglio comunale. Non si può procedere per etnie o religioni ma complessivamente pianificando e programmando».

(m. g.)