È l’Autorità portuale l’ente di riferimento, ma restano forti dubbi sulla possibilità di offrire nuova volumetria sulla spiaggia
di Stefano Ambu
CAGLIARI. Giorni decisivi per evitare la rimozione dei baretti al Poetto ma anche per il cammino del Pul, il piano di utilizzo dei litorali che dovrà mettere fine a tutti i dubbi, caso chioschetti compreso. Sul primo fronte gli uffici del Comune sono al lavoro per trovare una soluzione in linea con le norme: il municipio ha ricevuto martedì una nota dalla Prefettura sulla base delle indicazioni avute dagli incontri di venerdì e lunedì scorso. Valutazioni giuridiche molto attente, quelle dell'amministrazione: «Attenzione ai rischi - ha detto l'assessore all'urbanistica Paolo Frau- in questo complicato scenario, il pericolo, lo ribadisco, é quello di perdere il diritto alle concessioni. E con tredici milioni in ballo per la riqualificazione del lungomare, sarebbe davvero un peccato». Sul Pul (e sulla variante per la sottozona denominata Ghl) intanto arrivano i primi dubbi. Sono emersi ieri mattina nel corso di un incontro a Monte Claro convocato nell'ambito del percorso (ci sono due appuntamenti anche oggi e domani) di approvazione del nuovo piano. Dal rappresentante dell'agenzia del demanio é arrivata la prima obiezione: l'autoritá procedente, relativamente ad alcune zone comprese (Giorgino, Villaggio Pescatori) nel Pul, dev’essere l'Autoritá portuale. Un problema già emerso in precedenza: già avviati gli incontri con la stessa Autorità portuale e la Capitaneria. Massima disponibilità da parte dell'Authority ad arrivare a un'intesa, come emerso dall'intervento della rappresentante dello scalo marittimo di Cagliari.
Anche dalla Capitaneria sono arrivate alcune osservazioni. La più importante é quella che riguarda il futuro degli stabilimenti balneari militari e le aree "con le stellette" non utilizzate. E il delegato della Capitaneria ha rilevato che dalla relazione presentata non emergono tracce di "accordi con il Ministero" per la disponibilitá delle aree. «La Capitaneria- ha detto Frau- parla di un problema patrimoniale e di competenze. Giustamente: il dialogo é aperto. E anche se parliamo di "alleggerimento" delle strutture pesanti che insistono sul lungomare lo faremo rispettando le regole e i nostri interlocutori».
Dalla Regione, settore Urbanistica, é arrivata la richiesta di chiarimento sulla natura della nuova sottozona Ghl proposta dal Comune, quella che poi garantirebbe una volumetria supplementare per consentire la permanenza, per dodici mesi all'anno, dei baretti. Fino ad oggi la volumetria consentita in zona h è ampiamente sfruttata dagli stabilimenti. Resta da capire se un aventuale aumento sia o no in contrasto col piano paesaggistico regionale.