Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

“Lupi e pecore” Al Massimo c'è De Monticelli

Fonte: L'Unione Sarda
24 gennaio 2013


AGENDA. Da vedere

Resistere resistere resistere. È quanto fa il comparto dello spettacolo in Sardegna, che, malgrado la crisi, va avanti e rilancia con tante proposte. Teatro, musica di ogni genere, danza, presentazioni di libri, produzioni per bambini e ragazzi, attendono da oggi a domenica lo spettatore. Questa sera alle 21 al Massimo di Cagliari, ritorna “Lupi e pecore” di Ostrovskij con la regia di De Monticelli per la stagione del Teatro di Sardegna. Al Jambalaya di Monserrato, l'attore Giuseppe Boy presenta “Ho ancora tutta la vita da rimettere a posto”, edito da Cenacolo di Ares. Domani, a Macomer, MAB Teatro e Artècrazia portano in scena “Il contrabbasso”, di Patrick Suskind. Venerdì mattina, a Sennori, “La storia di Hansel e Gretel” del Teatro Crest di Taranto, inaugura la rassegna Teatro Ragazzi del Cedac. Domenica pomeriggio, lo spettacolo approda a Pirri per Capitani Coraggiosi del Cada Die.
Sabato, una vera e propria girandola di appuntamenti: il debutto a Meana Sardo della pièce “Il Libro Cuore ed altre storie”, con Lucia Poli, Massimo Grigò, Francesco Franzosi e la regia di Angelo Savelli; “Fritto misto e baccalà”, di e con Marta Proietti Orzella (prodotto da L'Effimero Meraviglioso), a San Gavino Monreale nel Salone Santa Lucia; “Baroni in laguna” con Stefano Ledda al Centro Area 3 nel capoluogo, per il cartellone di “Teatro e musica”. Sul fronte della danza, il 26 e il 27 al T-Off di Cagliari, Carla Onni e Giacomo Calabrese, vanno “Alla ricerca del corpo perduto” aiutati dal contrabbassista Adriano Orrù. Domenica alle 16, al Massimo, Marco Ansaldo presenta il libro “Il falsario italiano di Schindler”. Nella musica, concerto venerdì e sabato dell'Orchestra del Lirico diretta da Julian Kovatchev. In repertorio: Rachmaninov e Sostakovic. Solista, il pianista Giuseppe Andaloro. Al Jambalaya, venerdì e sabato Rossella Faa con “Sighi, Singin”, domenica il Karel Quartet in “Four for tango”.
Carlo Argiolas