Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tagli dello Stato, cassa in pericolo

Fonte: L'Unione Sarda
23 gennaio 2013


COMUNE. Nel bilancio del 2013 mancheranno 10,6 milioni, il gettito dell'Imu indisponibile

E a luglio si rischia una stangata con la Tares. Zedda: «La eviteremo»
Nel bilancio del 2013 mancheranno all'appello 10,6 milioni di euro, che verranno compensati dall'introduzione della Tares (tributo comunale su rifiuti e servizi) e dalla riduzione della quota statale dell'Imu. La prima rata della nuova imposta slitterà a luglio (il nuovo governo nazionale potrebbe modificarla) e questo potrebbe causare anche alcuni problemi di cassa al Municipio.
«Le prime entrate consistenti per i Comuni arriveranno a giugno con l'acconto sull'Imu. Fino a quel momento le amministrazioni dovranno comunque garantire gli stipendi dei dipendenti e i pagamenti alle imprese. Questo potrebbe portare a una sofferenza nel primo semestre dell'anno», ha avvertito ieri Maurizio Delfino, esperto di finanza locale che ha spiegato al Consiglio comunale gli effetti delle ultime riforme. Il Comune, fanno sapere dallo staff della Giunta, dovrebbe essere comunque in grado di onorare tutti i pagamenti senza problemi. La Tares dovrà coprire il cento per cento del servizio di raccolta dei rifiuti, al contrario della Tarsu (che finanziava solo l'ottanta per cento) e sarà maggiorata da una quota di circa 30 centesimi per ogni metro quadro dell'immobile a cui è riferita, per i servizi pubblici come l'illuminazione e la manutenzione delle strade. La nuova tassa, ha spiegato Delfino, sarà calcolata in base alla superficie calpestabile degli appartamenti («circa l'80 per cento della misura catastale») e ai nuclei familiari. A parità di metri quadri pagheranno di più le famiglie numerose, visto che è impossibile al momento organizzare un sistema di pagamento legato all'effettiva produzione di rifiuti. Il taglio ai trasferimenti statali però non dovrebbe costringere la Giunta a un rinvio della riduzione delle aliquote Imu per la prima casa, intenzione già annunciata a novembre dal sindaco Zedda. E non dovrebbe essere introdotta nemmeno l'imposta di soggiorno, soluzione che Delfino ha suggerito durante la seduta straordinaria del Consiglio. «Non è all'ordine del giorno una decisione simile», fanno sapere dall'esecutivo.
Zedda ha precisato che per aggirare il taglio previsto di 10,6 milioni di euro potrebbe essere rivisto il bando per la raccolta differenziata in modo «da abbassare i costi» e non dover alzare più di tanto la pressione sui cittadini: «Al massimo puntiamo a diminuirla», ha detto il primo cittadino. (m.r.)