Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lirico, l'inchiesta entra nel vivo

Fonte: L'Unione Sarda
21 gennaio 2013


IL CASO CRIVELLENTI. La Procura sta analizzando i documenti e i verbali sequestrati dalla sede dell'Ente

Dalla prossima settimana gli interrogatori degli altri consiglieri e dei revisori

Fine settimana dedicato all'analisi dei documenti sequestrati dalla sede del Lirico per gli inquirenti che lavorano al fascicolo sulla nomina di Marcella Crivellenti a sovrintendente, poi annullata dal Ministero. Un momento di riflessione fisiologico, dopo la partenza a razzo dell'inchiesta culminata nell'iscrizione nel registro degli indagati, per falso e abuso d'ufficio, del sindaco e presidente della Fondazione Massimo Zedda.
Già da domani però il pm Giangiacomo Pilia ha intenzione di imprimere una nuova accelerazione, per chiudere gli accertamenti il prima possibile e avere un quadro più chiaro della situazione. Dopo il sequestro degli atti scattato mercoledì e gli interrogatori di giovedì dei tre consiglieri dissenzienti Gualtiero Cualbu, Oscar Serci e Felicetto Contu, nel corso della settimana in Procura potrebbero essere convocati altri testimoni.
Nella lista degli inquirenti figurano di certo gli altri consiglieri presenti alla ormai famosa riunione del cda del primo ottobre - quando Zedda tirò fuori dal cilindro a sorpresa il nome di Marcella Crivellenti nonostante non figurasse tra i 44 candidati che avevano fatto domanda nei termini previsti - e cioè Maurizio Porcelli, Antonello Arru e Cristiano Cincotti, questi ultimi due pro sindaco. Ma anche i tre revisori Anna Cristina Cabras, Francesca Nocera e Sergio Vacca. A loro verrà chiesto di ricostruire quanto accaduto in quella burrascosa riunione soprattutto per capire se alla fine ci fu o no un consenso unanime, così come sostenuto da Zedda e scritto nei verbali senza firme inviati al Ministero, attorno alla nomina della Crivellenti, cosa negata decisamente da Serci, Cualbu e Contu nei loro interrogatori.
Appare invece improbabile che il pm convochi a stretto giro di posta anche Gianni Lai, il segretario del consiglio di amministrazione che si occupò di verbalizzare le sedute del primo e del 15 ottobre, attorno alla quali verte tutta l'inchiesta. La sua posizione è infatti particolarmente delicata in quanto firmò insieme a Zedda i verbali che - stando a un'ipotesi investigativa ancora da dimostrare - furono manipolati e aggiustati dando vita a ben sei diverse versioni, per cui per sentire la sua campana potrebbe rendersi necessaria l'assistenza di un legale. ( m. le. )