Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Abusi nell'impianto del Progetto S. Elia, condannato Cardia

Fonte: L'Unione Sarda
18 gennaio 2013

VIA SCHIAVAZZI. Un mese al patron
 

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Un mese di reclusione con sospensione condizionale della pena. È questa la condanna inflitta ieri dal giudice monocratico di Cagliari al presidente del Progetto Sant'Elia Franco Cardia per i lavori abusivi compiuti nell'estate del 2008 nel campo di via Schiavazzi. La ragione? Nonostante l'impianto di via Schiavazzi ricada all'interno di una zona sottoposta a vincolo, prima di eseguire le migliore il patron della seconda squadra per importanza della città non chiese né la concessione edilizia né le necessarie autorizzazioni paesaggistiche.
La vicenda risale a quattro anni fa, quando il Progetto Sant'Elia, oggi in serie D, militava nel campionato di Promozione. Per affrontare al meglio il torneo Cardia decise di eseguire una serie di lavori nel campo di via Schiavazzi, adeguandolo così a quelli delle altre squadre dello stesso girone. In particolare in estate il presidente del Progetto fece realizzare il manto in erba sintetica e un manufatto in muratura tre metri per tre. Inoltre diede ordine di installare una piattaforma lignea di 140 metri quadrati, un box prefabbricato di 12,5 metri quadrati, una scala in metallo, un parapetto lungo 70 metri, cinque pannelli solari, una pedana di 17,5 metri quadrati e un cancello metallico.
Tutte opere che servivano per rendere più sicuro e accogliente l'impianto, se non fosse che prima, stando all'accusa, avrebbe dovuto chiedere la concessione edilizia e anche l'autorizzazione paesaggistica, visto che come accertato dagli inquirenti il campo sorge in una zona sottoposta a vincolo ambientale.
Ad accorgersi degli abusi erano stati gli agenti della polizia municipale che avevano eseguito tre sopralluoghi tra fine 2008 e marzo 2009, alcuni mesi dopo la ristrutturazione ultimata a settembre. Così la segnalazione era stata girata alla Procura della Repubblica, che aveva subito aperto un fascicolo iscrivendo il nome di Franco Cardia nel registro degli indagati in quanto risultava committente delle opere edili. Chiusa l'indagine è iniziato il processo davanti al giudice monocratico Reinoldi, conclusosi ieri mattina con la condanna a un mese di reclusione del presidente del Progetto Sant'Elia. Ora la partita si sposta in appello.