Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Requisire le case sfitte»

Fonte: L'Unione Sarda
17 gennaio 2013


LA PROPOSTA. Appartamenti per chi è nelle graduatorie di alloggi popolari
 

L'idea del consigliere Lobina: lo prevede la legge
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C'è un modo per attenuare la penuria di alloggi a canone agevolato e contrastare lo spopolamento della città: requisire in via temporanea le terze case sfitte dei privati e assegnarle a chi è in graduatoria per avere un alloggio popolare. La proposta shock è di Enrico Lobina, consigliere comunale di maggioranza e presidente del gruppo Federazione della sinistra-Rossomori.
 

I MOTIVI «La requisizione di immobili a uso abitativo è prevista sin dal 1865. Diverse esperienze e sentenze ne hanno dimostrato l'utilità e la legittimità», spiega Lobina, che illustra anche le ragioni che lo hanno portato ad avanzare una proposta che sembra essere stata catapultata direttamente dai regimi collettivisti. «Cagliari continua a perdere abitanti. Secondo l'ultimo censimento siamo circa 150.000, mentre nel 2001 i cagliaritani erano 205.000. In città non diminuisce l'emergenza abitativa: poco meno di 1.000 famiglie sono in graduatoria per avere una casa. Mentre aumenta il costruito, diminuisce la popolazione e aumentano coloro che non riescono a trovare casa. Nel solo capoluogo, si stima in 5.000 il numero degli appartamenti sfitti».
 

LA PROPOSTA Dunque, che fare con questi appartamenti vuoti in cerca di inquilini? Semplice, requisirli e offrirli a canone agevolato a chi è in graduatoria per l'assegnazione di un alloggio. «La requisizione è un provvedimento con il quale la pubblica amministrazione sottrae al privato, in via temporanea o definitiva, il godimento di un bene, in questo caso immobile, a motivo del superiore interesse pubblico», sottolinea il consigliere, che poi propone: «Vengano requisite le unità immobiliari sfitte da oltre dodici mesi. Si escluda l'alloggio di residenza del proprietario e un secondo alloggio. Insomma, si requisisca dal terzo alloggio di proprietà sfitto in poi».
Gli appartamenti dovrebbero essere sottratti ai legittimi proprietari «per un periodo di diciotto mesi, rinnovabili una sola volta», e devono «essere assegnati agli aventi diritto, che devono corrispondere un canone di locazione, che sarà corrisposto, mediante intermediazione pubblica, al privato».
 

SCADENZA Il proprietario, assicura l'esponente della Federazione della sinistra, «avrà la certezza che, alla scadenza del termine, l'immobile sarà restituito nelle identiche condizioni strutturali e igienico-sanitarie verificate al momento della requisizione».
Secondo Lobina, «la requisizione può essere disposta dal sindaco. Nel caso sardo, si potrebbe legiferare in Consiglio regionale. Affrontare l'emergenza abitativa significa intervenire sulla rendita, su coloro che hanno tanti soldi ma non li rendono produttivi. Significa dare attuazione alla Costituzione e dare soddisfazione a un diritto umano fondamentale».
Mario Gottardi