Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ricciai, troppi errori

Fonte: L'Unione Sarda
17 gennaio 2013


SU SICCU. Alcuni gestori stanno pensando di fare causa al Comune
 

L'opposizione: ignorate le nostre proposte
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Completare l'area di Su Siccu, ora inadeguata, ma soprattutto rivedere le concessioni. È questa la ricetta per salvare i ricciai dei consiglieri comunali di Pdl e Psd'Az, che ieri mattina si sono presentati nei chioschi di viale Colombo per esprimere la loro solidarietà ai gestori e spiegargli le soluzioni possibili per risolvere i problemi.
 

LE SOLUZIONI «Erano state fatte delle proposte alternative - spiega Paolo Casu, consigliere comunale del Psd'Az - ma sono state bocciate. Questa zona non è adatta secondo noi, e comunque andrebbe allestita diversamente. Vorrei capire perché l'amministrazione non ha insistito sul progetto di realizzare i chioschi a fianco allo stabilimento Ottagono, al Poetto». Poi c'è il problema igienico-sanitario: «Il progetto è stato fatto in modo superficiale - prosegue - l'assessore dice che questa è una fase sperimentale, ma intanto i gazebo sono costati tanti soldi, e gli esercenti hanno speso parecchio per avviare le attività». Critico anche Stefano Schirru (Pdl): «Questi chioschi dovevano risolvere dei problemi, e invece di fatto ne stanno aggiungendo degli altri. C'è gente che ora si ritrova una denuncia penale». Maurizio Porcelli, esponente del Pdl, pensa ai lavoratori: «Queste attività danno uno stipendio a tante persone - sottolinea - che ora rischiano di perdere il posto. Inoltre quest'area, se realizzata bene, potrebbe diventare anche un punto di attrazione per i turisti». Edoardo Tocco (Pdl) si chiede «che valenza ha la concessione comunale se i titolari vengono sanzionati? Tanto vale, hanno ragione i gestori, fare gli abusivi e restituire le licenze».
 

I DANNI Alcuni ricciai, intanto, stanno pensando di chiedere i danni al Comune: «La perdita economica per noi è rilevante - spiega Franco Masala - bisogna capire, attraverso l'ausilio di un avvocato, come ci possiamo muovere». Il commerciante spera ancora in un intervento deciso della Giunta: «Altrimenti chiudo tutto - annuncia - mi è appena arrivata una bolletta Enel da 130 euro, ora devo pure dare i soldi per la guardiania. Non riesco a reggere le spese».
 

DISPERAZIONE E non si placa neanche la rabbia. Ieri una donna, esasperata, ha deciso di bruciare la sua autorizzazione davanti a tutti: «Abbiamo una struttura che non va bene per la nostra attività - afferma Cecilia Congiu - l'amministrazione deve rivedere le concessioni, altrimenti non possiamo andare avanti». Gesuino Banchero non si dà pace: «Mi chiedo come sia possibile che nei market si possa vendere di tutto, e a noi ci multano se diamo vongole o bocconi».
Piercarlo Cicero