Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nacho Duato danza Bach su silenzi e contrappunti

Fonte: L'Unione Sarda
10 novembre 2008

In replica stasera alle 17 al Lirico



Ripensare Bach, rapportare la sua musica alla dimensione del nostro tempo, è una sfida che ha del fascino. Nacho Duato, con la sua Compañía Nacional de Danza, reinventa l'universo bachiano con stile personale,a partire dalle Variazioni Goldberg e da un collage di musiche del grande Johann Sebastian. Senza rinnegare i precetti classici, le sue coreografie si articolano sulle basi del linguaggio contemporaneo.
In Multiplicidad, Formas de Silencio y Vacío inventa una figura in parrucca a impersonare lo stesso Bach, gli costruisce attorno una biografia più o meno idealizzata, lo presenta intento ad usare i corpi dei danzatori come strumenti musicali, dai quali cercare di estrarre la nota perfetta. Nell'appuntamento di venerdì sera con la Stagione lirica e di balletto del Teatro Lirico di Cagliari, i trenta danzatori della compagnia spagnola si muovono con plasticità, per restituire la dimensione della grandezza del Concerto Brandeburghese, ripiegandosi invece in assoli e in passi a due per le sonate al clavicembalo.
Nato come una coproduzione tra il corpo di ballo di Nacho Duato e Weimar, capitale europea della cultura nel 1999, lo spettacolo è un articolato continuum di episodi dai caratteri differenti da cui emergono molte belle idee, come quella con la donna violoncello con l'arco che accarezza le gambe della ballerina, e scene di assoluta originalità, come il gioco di ombre sulle note del Minuetto tratto dal libro di Anna Magdalena Bach. E certo appare curato il gioco di luci ideato da Brad Fields. Così come le scenografie, di Jaffar Chalabi, a metà tra futurismo russo di Tatlin e Malevi e le costruzioni alla Léger.
I contrappunti e le geometrie della musica di Bach si riflettono nei passi di danza pieni di vitalità. In tutti i movimenti dei ballerini ci sono energia, agilità e immaginazione, che trasformano la compagnia in una sorta di orchestra danzante, alle prese con una prova di alta tecnica.
All'agitazione un po' febbrile di Molteplicità segue la tranquilla intimità di Forme di Silenzio e Vuoto . L'insieme è così una complessa varietà di colori, movimento e musica, di uno spettacolo che gioca sulla raffinatezza con aspetti belli, innovativi, ma anche ridondanze che finiscono per appesantire il ritmo narrativo, soprattutto della seconda parte.
E, alla fine, resta la magnetismo di un incontro carico di forza e grazia, tra le suggestioni della musica barocca e l'espressione della danza del nostro tempo.
Si replica stasera alle 17, e ancora martedì, mercoledì, giovedì e venerdì sempre alle 20.30 nel teatro di via Sant'Alenixedda.
GRECA PIRAS

09/11/2008