MARINA. Gli scavi archeologici iniziati nel 2011. Cadinu: Comune e Regione ci aiutino
L'originaria chiesetta seicentesca fu demolita nel 1943
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Ci sono voluti quasi dieci anni per avviare il cantiere archeologico della seicentesca chiesetta di Santa Lucia, nella Marina, tra via Sardegna e via Napoli. Grazie alla sensibilità dell'architetto e docente universitario Marco Cadinu, nel 2011 sono iniziati i lavori di scavo e recupero del sito. «È un progetto concepito nel 2003, dopo due anni ho avuto le prime risposte dal Comune con la pedonalizzazione dell'area. Nel 2007 gli interventi concreti con la demolizione dei muri che sigillavano i ruderi. Infine, nel 2011 abbiamo avviato gli scavi in sinergia col dipartimento di archeologia dell'Università di Cagliari».
LA STORIA La chiesa era stata demolita nel dopoguerra a causa di uno squarcio nella cupola, che avrebbe potuto essere risistemato, causato dai bombardamenti del '43. In realtà si voleva ottenere un finanziamento nazionale per le ricostruzioni di chiese parrocchiali distrutte dalla guerra. L'impianto seicentesco poggerebbe su una struttura ben più antica: l'originaria Santa Lucia del 1119 sorta un secolo prima della fondazione pisana di Castello, nella “Bagnaria”, il quartiere del porto dei mercanti, concessa in quegli anni ai monaci di San Vittore di Marsiglia insediatisi a San Saturnino. Lo scavo è finanziato dalla fondazione Banco di Sardegna, col prezioso contributo della parrocchia di Sant'Eulalia, proprietaria dell'area; della Soprintendenza per i Beni Culturali di Cagliari e Oristano; del Comune e dell'Università di Cagliari. Lo studio scientifico è condotto dalle archeologhe Rossana Martorelli (Università di Cagliari) e Donatella Mureddu (Soprintendenza). In pochi mesi di incessante attività sono riaffiorate le antiche vestigia della chiesetta, marmi, resti di pavimentazioni, un pozzo, la cripta e sepolture ancora intatte, piccoli crocifissi e medaglie devozionali.
I PROGETTI Aperitivi culturali, visite guidate, la creazione di un sito internet sempre aggiornato (santaluciacagliari.it) sono solo alcune delle iniziative già intraprese. È attivo anche un servizio gratuito di guide audio in cinque lingue. Ora si spera di ottenere un nuovo finanziamento per completare il restauro. «Stiamo rinnovando le autorizzazioni per riprendere gli scavi, per ultimare il progetto basterebbe anche solo un anno. Aspettiamo un interesse concreto anche da parte della Regione e del Comune che al momento si è occupato di recintare il sito».
Valentina Caruso