Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sindacati soddisfatti: «Abbiamo raggiunto il nostro obbiettivo»

Fonte: L'Unione Sarda
10 gennaio 2013


COMMENTI. I lavoratori


Soddisfazione. È questa la parola che racchiude tutti gli stati d'animo dei sindacalisti del Teatro lirico per la lettera inviata dal Ministero per i Beni e le attività culturali in cui si afferma che la nomina del nuovo sovrintendente, Marcella Crivellenti, è da considerarsi nulla.
«Era l'obiettivo che ci eravamo prefissati», commenta Ignazio Sibiriu, esponente della Cgil nella Rappresentanza sindacale unitaria del Lirico. «Penso sia la prima delle scoppole che arriveranno a Zedda», aggiunge riferendosi all'esposto alla magistratura inviato il mese scorso dai rappresentanti dei lavoratori: «Penso ci sarà un'analoga presa di posizione della Procura, perché se al Ministero hanno ritenuto illegittimi i documenti mandati da Zedda, suppongo che anche i pm prendano posizione in questo senso».
IN ATTESA DEI PM E nella giustizia confida Gabriela Camedda, rsu Cisl. «È stata seguita dall'inizio una prassi non regolare che va contro lo statuto della Fondazione», afferma, «perché ci sono determinati requisiti da rispettare che Marcella Crivellenti non aveva». Poi precisa che «non si tratta di un fatto personale». Le irregolarità, secondo Camedda, ci sono state anche perché «non sono stati tenuti in conto i 43 curricula arrivati in risposta alla manifestazione di interesse. Era il momento favorevole per il Teatro, grazie all'intervento della Regione potevamo ripartire».
«ORA SIAMO DACCAPO» «Invece siamo punto e a capo», sintetizza Giuseppe Corronca, segretario regionale dello Snater. «Il sindaco Zedda ha forzato la mano», aggiunge, «millanta trasparenza, invece dovrebbe spiegare perché si è arrivati a questa situazione».
COMMISSARIAMENTO L'arrivo di un commissario che azzeri il cda ed esautori il presidente dai suoi poteri è quello che prevede Massimiliano Cecalotti, rsu per la Usb, che si dice «contento, perché si è espresso l'organo di massima tutela per le fondazioni. A maggior ragione per quello che dice, perché mi sembra dettato dal buon senso».
Il riferimento è al decreto legislativo 367, che detta le norme per il commissariamento delle fondazioni lirico-sinfoniche. «Le condizioni sono le peggiori il sindaco, come garante della Fondazione», aggiunge Cecalotti, «si prevede l'azzeramento del cda per gravissimi motivi legati all'amministrazione della struttura». Da qui l'auspicio, «che il commissario straordinario sia degno del ruolo che andrà a ricoprire». Perché nel periodo in cui governerà il Lirico, «si deve dar seguito alla manifestazione d'interesse. Si riparta da lì». (m. g.)