Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sole24, calo di consensi per Cappellacci Giù anche Zedda, ok sindaco di Sassari

Fonte: L'Unione Sarda
8 gennaio 2013

 


 

Il tradizionale rapporto sul consenso degli amministratori locali, pubblicato oggi da Il Sole 24 Ore, colloca il presidente della regione Cappellacci all'ultimo posto della graduatoria nazionale.

Più bocciati che promossi, in Sardegna: gli amministratori delle grandi città e il presidente della Regione perdono consensi rispetto alle elezioni che li hanno visti vincere, secondo la classifica dei sindaci e dei governatori più amati dalla popolazione pubblicata dal Sole 24 Ore. Il calo più vistoso è quello del governatore Ugo Cappellacci che dal 2009 ad oggi perde il 7,9% dei consensi passando dal 51,9% di tre anni fa al 44%, sotto dunque la soglia del 50%.

In calo il gradimento dei sindaci di Cagliari e Sassari. Massimo Zedda scende di 5,4 punti passando dal 59,4 al 54%, mentre il primo cittadino di Sassari, Gianfranco Ganau, perde il 5,9, pur restando sopra una soglia di consensi del 60% (da 65,9% del 2010 al 60% di oggi). In discesa anche la popolarità del sindaco di Oristano, Guido Tendas: -2,1 punti, dal 58,1% del 2012 all'attuale 56%.

L'unico amministratore sardo promosso tra quelli presi in considerazione dal sondaggio è il sindaco di Nuoro, Alessandro Bianchi: il gradimento sale dell'1,7% passando dal 55,3 del 2010 al 75% di oggi.

Primi commenti da Zedda. "Come non ci si era esaltati per i sondaggi dello scorso anno, non ci si demoralizza per la classifica pubblicata oggi - spiega il sindaco di Cagliari - E' certamente uno stimolo a fare meglio". Il primo cittadino del capoluogo si dice piuttosto preoccupato per "il calo generalizzato del gradimento dei sindaci in tutto il Paese: che sarebbe stato un anno difficile lo sapevamo - argomenta Zedda -, quello che non immaginavamo era il dover rivedere le nostre prospettive ogni 15-20 giorni, a seconda delle decisioni che si prendevano a Roma. In queste condizioni non è semplice programmare, ed è chiaro che i sindaci sono il primo riferimento per il malcontento dei cittadini".