Rassegna Stampa

web cagliaripad.it

Resti archeologici e rischio crolli: tutte le incognite del multipiano di via Cammino Nuovo

Fonte: web cagliaripad.it
7 gennaio 2013


Cagliari
6 Gennaio 2013 ore 10:55

Italia Nostra mette nero su bianco le osservazioni al progetto del Parco sotto le mura: “esiste la fondata possibilità di ritrovamenti rilevanti, addirittura una necropoli di epoca romana. I reperti potrebbero causare il blocco del cantiere
Andrea Deidda
 

 

No al multipiano sotto via Cammino Nuovo. Italia Nostra torna alla carica contro il progetto: “Tra le Mura e la Torre un parcheggio a forte impatto ambientale”. Le osservazioni inviate a Comune e Ministero: “Si rischia il blocco del cantiere”.

Italia Nostra continua a osteggiare il progetto del parcheggio interrato in via Cammino Nuovo, tra le mura di Castello. Dopo averlo annunciato pubblicamente in diverse occasioni e durante una conferenza di servizi apposita, ora arrivano le osservazioni formali contrarie al multipiano. Anzitutto secondo l’associazione “Il parcheggio di tre piani che si intende realizzare in pieno Centro Storico - scrive in una nota il presidente regionale Graziano Bullegas - sarà un’opera fortemente invasiva e inquinante in un’area fragile, in prossimità delle Mura del Bastione di Santa Croce e della Torre dell'Elefante, uno dei luoghi più importanti di Cagliari dal punto di vista della riconoscibilità”.

In particolare viene evidenziato che il progetto insiste in un’area tutelata dal decreto legislativo 42 del 2004 e dal Piano Paesaggistico Regionale: “L’opera risulta in contrasto con le misure di protezione in vigore e non può essere realizzata in assenza di adeguamento del Puc (piano urbanistico comunale) allo stesso Piano Paesaggistico. Sull’argomento si è già espresso lo stesso Tar Sardegna”.

Oltre a sottolineare che “come tutti i parcheggi in struttura, ormai banditi dalle politiche europee in materia di mobilità, sarà un grande attrattore di traffico e quindi fonte di inquinamento atmosferico e acustico” viene paventato il rischio di un blocco del cantiere: “La Soprintendenza ai Beni archeologici di Cagliari - scrivono - ritiene esista la fondata possibilità di ritrovamenti rilevanti, addirittura una necropoli di epoca romana in via del Cammino Nuovo e stratificazioni delle mura nelle epoche successive. I reperti potrebbero motivare scelte diverse e causare il blocco del cantiere per tempi imprevedibili, oltre alle innumerevoli conseguenze, sia da un punto di vista paesaggistico che sotto il profilo dei contenziosi”.

Pericoli anche per il grave rischio idrogeologico dell’area e delle zone circostanti (i cedimenti del sottosuolo nel vico III Sant’Efisio a Stampace alto), “in assenza di dati sicuri sul sottosuolo della rocca, non certo conoscibile in base ai pochi carotaggi eseguiti”.