Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il gran ballo delle parole

Fonte: L'Unione Sarda
2 gennaio 2013


Tira e molla da 4 anni: dalle ispezioni nel 2009 all'ultimatum del 27 dicembre

Il Comune: strutture stagionali. La Regione: no, provvisorie
I chioschi sono stagionali fino a quando non entrerà in vigore il Pul, piano di utilizzo del litorale approvato a ottobre. Per il Comune vanno smontati e rimontati, una strada obbligata. In Regione hanno pareri diversi: i baretti sono «temporanei» (la stagionalità nelle concessioni demaniali è stata cancellata dal governo Monti). Quindi: possono restare in piedi fino all'adozione del Pul che arriverà chissà quando. In soldoni tutto qui il balletto di norme ipertecniche dietro la vicenda-chioschi. Ecco le tappe salienti.
OTTOBRE 2009 Il Servizio di Sorveglianza edilizia del Comune effettua i sopralluoghi sui venti chioschetti dopo una raffica di esposti sull'abusivismo dilagante.
NOVEMBRE 2009 Il Comune emette un'ordinanza a di demolizione delle opere abusive.
DICEMBRE 2009 Una parte dei concessionari presenta una richiesta di adeguamento alle tipologie previste nel piano di utilizzo dell'arenile vigente all'epoca. Altri preferiscono procedure legali o progettazioni in sanatoria: gli ultimi costruiti (l'Emerson e l'Iguana) hanno una licenza e riescono a resistere.
FEBBRAIO 2010 Conferenza di servizi per l'esame delle proposte presentate dai titolari. I progetti vengono bocciati, nel frattempo il regolamento comunale era stato annullato.
SETTEMBRE 2010 I nuovi progetti vengono presentati al Suap (lo sportello incaricato dell'iter)
APRILE 2011 I nuovi progetti vengono accolti, a una condizione: si tratta di un'autorizzazione provvisoria e una tantum (cioè non ripetibile). Quindi, i vecchi chiochi vanno demoliti.
MAGGIO 2011 Il provvedimento diventa operativo all'inizio della stagione balneare. Il sindaco Floris (a fine mandato) sospende l'ordinanza e vieta l'apertura dei cantieri per motivi di sicurezza. Nei mesi successivi Floris finisce sotto inchiesta per la mancata demolizione.
GIUGNO 2011 Massimo Zedda vince le elezioni e diventa sindaco.
SETTEMBRE-NOVEMBRE 2011 Arriva l'ordine di demolizione e i gestori si adeguano.
DICEMBRE 2011 Il Comune definisce le linee guida della stagione balneare 2012 e precisa le dimensioni dei nuovi chioschi, autorizzati fino a ottobre 2012.
GIUGNO-LUGLIO 2012 i nuovi chioschi vengono montati.
OTTOBRE 2012 Il Consiglio comunale vara il Pul, il piano di utilizzo del litorale. Che per i baretti, prevede una diversa sistemazione dall'attuale. più all'interno dell'arenile. Il piano però non è operativo: deve essere trasmesso alla Regione e l'iter per l'approvazione dura in media due anni. Nel frattempo scade l'autorizzazione provvisoria dei chioschetti montati ad inizio estate. I concessionari chiedono una proroga (i ritardi, la bonfica dell'amianto) che però non viene autorizzata.
DICEMBRE 2012 Ultimatum del Comune: entro il 20 (poi 27) i chioschi vanno smontati, pena la decadenza della concessione demaniale. Il governatore Cappellacci scrive al sindaco e gli chiede di «rilasciare nuove autorizzazioni alla luce delle novità legislative sopraggiunte». Il sindaco replica: «Non servono soluzioni possibili, ma legittime». Il 27 i gestori (che si fanno tutelare ora da un pool di tre legali) chiudono, pronti a smontare dopo le feste. Riunione alla Regione per avviare le procedure del Pul. Sui tempi però nessuno azzarda previsioni. (a.m.)