Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Gli appuntamenti più «caldi» del dopo ferie

Fonte: La Nuova Sardegna
28 dicembre 2012


COMUNE
 

CAGLIARI. Ente lirico, baretti del Poetto, lottizzazione di Su Stangioni, piano particolareggiato del centro storico e gestione del patrimonio: questi i punti che il primo cittadino e la Giunta...






CAGLIARI. Ente lirico, baretti del Poetto, lottizzazione di Su Stangioni, piano particolareggiato del centro storico e gestione del patrimonio: questi i punti che il primo cittadino e la Giunta dovranno affrontare sin dai primi giorni di rientro dopo le ferie natalizie.

In queste ultime settimane il sindaco Massimo Zedda ha dovuto affrontare alcuni problemi non semplici (e ancora aperti) come lo scontro coi sindacati e i dipendenti del teatro lirico in rapporto alla nomina del sovrintendente Marcella Crivellenti. Che ha dato luogo anche a un esposto alla magistratura da parte dei rappresentanti dei lavoratori. Questi ultimi affermano infatti che l’operazione sia stata condotta senza il rispetto delle regole. Una gatta da pelare accentuata anche dall’intervento del presidente della Regione Ugo Cappellacci a favore dei sindacati. Ai primi del 2013 (la prossima settimana) potrebbero esserci nuovi sviluppi.

Poi c’è la questione dei baretti del Poetto, su cui pende di nuovo l’incubo della rimozione in quanto il piano di utilizzo del litorale non è ancora approvato (ma l’abbattimento era stato preventivato). E anche su questo problema c’è stata l’entrata a gamba tesa del responsabile dell’esecutivo della Sardegna con relativo scontro istituzionale Regione-Comune. Aspetto, la questione chioschi, che sembra però avviata a soluzione con un ulteriore slittamento della rimozione.

Un’altra questione non semplice riguarda il piano di zona per su Stangioni dove era prevista una lottizzazione con edilizia privata, sociale e agevolata. Ma questa volta il problema è interno alla maggioranza: sia nel Pd che nella Sel vi sono posizioni divergenti. Alcuni ritengono che il livello di edificazione urbana sia superiore alle richieste. Vi sono circa tremila appartamenti sfitti, più una percentuale che va dal venti al trenta per cento di abitazioni del centro storico da riqualificare. Un fatto che suggerisce politiche di recupero per il riutilizzo dei vecchi rioni, da un lato, e di intervento verso i proprietari per agevolare e stimolare la locazione degli immobili, dall’altro. Altri invece affermano che, essendo i prezzi di mercato non sostenibili dai più, siano indispensabili interventi di edilizia agevolata e sociale.

Complessa anche la questione-gestione del patrimonio che implica il ripensamento radicale dell’utilizzo degli immobili del Comune. Politica in parte già avviata, ma che va completata. (r.p.)