Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Mattinata di ingorghi in piazza d'Armi C'è un cantiere mobile

Fonte: L'Unione Sarda
19 dicembre 2012

Ripresi i sondaggi sul sottosuolo
 

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Traffico in tilt e disagi pesantissimi per gli automobilisti ieri mattina in piazza d'Armi. Dopo alcuni mesi di pausa, nei giorni scorsi sono ripresi i carotaggi (sondaggi del sottosuolo) necessari per completare lo studio delle cavità sotterranee in tutta la zona. La presenza del cantiere con gli operai al lavoro proprio all'angolo tra viale San Vincenzo e la discesa di via Is Mirrionis ha causato ieri lunghe code sia in viale Merello che in direzione dei Giardini pubblici.
L'indagine geognostica è finalizzata a individuare le cavità che dovranno essere riempite e consolidate al fine di scongiurare il rischio di nuovi crolli dopo i cedimenti del 2008 con epicentro nelle non distanti vie Peschiera e Castelfidardo. «Non si tratta peraltro di una nuova indagine», precisa l'assessore comunale alla viabilità, Mauro Coni, «ma di un'integrazione della precedente». I carotaggi previsti sono in tutto una decina. «Alcuni sono già stati fatti, per cui l'intervento, costato circa 70 mila euro, dovrebbe concludersi a breve». Il cantiere appare e scompare per limitare al massimo i disagi al traffico. «Ma si dove bucare anche al centro della piazza», preannuncia Coni, «per cui qualche disagio è inevitabile». Lo ha dimostrato il maxi ingorgo di ieri. «La buona notizia è che il progetto definitivo per avviare i lavori di riempimento delle cavità sarà approvato molto presto ed entro i primi di gennaio sarà indetta la gara d'appalto. Non me la sento di ipotizzare, sin d'ora, una data di inizio lavori. Dico solo che l'iter sta procedendo bene, per cui il traguardo è vicino».
Il progetto preliminare, già approvato, aveva consentito all'Amministrazione comunale di ottenere un finanziamento pari a circa 600 mila euro. «Fondi messi a disposizione da Regione e Ministero dell'Ambiente», chiarisce Coni, «che saranno utilizzati per riempire le cavità sotterranee con argilla espansa e resina espandente». Se non ci saranno intoppi, entro il 2013 i residenti del famigerato “rione dei crolli” potranno finalmente scacciare l'incubo smottamenti e dormire sonni tranquilli. I cedimenti del 2008 provocarono gravi danni. Un'automobile in sosta, fortunatamente senza nessuno a bordo, sprofondò in una voragine. Tre famiglie residenti in via Castelfidardo furono successivamente costrette ad abbandonare le loro case lesionate. (p.l.)