Rassegna Stampa

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Scontro sul cemento a Cagliari, ora Sel e Idv bacchettano la giunta Zedda

Fonte: web Castedduonline.it
12 dicembre 2012

Via Fleming
 

di Jacopo Norfo| Martedì 11 Dicembre 2012 | 20:10

Il centrosinistra tende la mano ai privati ma va allo scontro aperto sul cemento a Cagliari. Ma non lo fa sul progetto di via Cammino Nuovo, ma su un "piccolo" intervento edilizio tra via Fleming e via Fermi, che prevede un palazzo ma anche un asilo nido. Al posto di quello che oggi è un rudere, i famosi "scheletri al rustico" accanto all'asse mediano che vedete nella foto. Perplessità che vengono avanzate da Giovanni Dore dell'Idv ma anche da Francesca Ghirra di Sel, che annuncia il suo voto a favore ma invita la giunta "a non fare interventi-spot su un settore così importante come l'urbanistica". Il Pd invece difende la proposta, prima col capogruppo Davide Carta e poi con Claudio Cugusi che afferma: "Alcune perplessità avanzate da esponenti di Sel e dell'Idv appaiono interessanti, ma non sono questioni esaustive. Giustamente la maggioranza voterà a favore di questa delibera, perchè al di là della necessità di revisione del piano urbanistico non possiamo bloccare tutta l'attività edilizia della città. Su questa materia serve senso di responsabilità, questa delibera apre un fronte interessante perchè risolve il problema dei mostri costruiti e non finiti. Si tratta di un problema di decoro e di economia che si inchioda, che chi governa non può ignorare. Bisogna completare un percorso con intelligenza e onestà, avremo anche un asilo nido e un'opera che entra nel patrimonio di una città. Girerà un po' di denaro che forse significherà qualche posto di lavoro. Non stiamo consumando nuovo suolo. Ci sono 3500 appartamenti in queste condizioni a Cagliari, che il mercato non ha accettato.  Potremmo permetterci una porcheria in cemento armato, da demolire magari quando l'impresa è già fallita? Noi questo intervento edilizio lo vogliamo". Anselmo Piras del Pdl ribatte: "Non si può pianificare tutto nel Puc, noi non ci stiamo. Serve un'azione innovativa come questa, che coinvolga il privato.  Giusto fare lavorare gli operai, per realizzare piccoli appartamenti a un prezzo abbordabile. E con un vantaggio, questo dell'asilo. Un affare per il costruttore, per la città e per il Comune". Voci discordanti però anche nel Pd, con Piergiorgio Meloni che parla di "quartiere già troppo affollato e di intervento a deprimento dei servizi". "Prima di pensare a questa intesa ne abbiamo parlato con più gente possibile- spiega l'assessore Paolo Frau- la città è piena di palazzi vuoti, senza vita, senza destino. Il nostro obiettivo è chiudere il perimetro della città e riqualificare zone degradate, cercando anche di ottenere dei vantaggi e di dialogare con le imprese per avere un'edilizia diversa. Qusta è una delibera innovativa nostra, che non abbiamo ereditato dal passato". Sul progetto è intervenuto anche il sindaco Massimo Zedda: "Non abbiamo le possibilità economiche per edificare tanto da poter aumentare la disponibilità di edifici per portare nuovi abitanti in città. Dobbiamo adeguare il Puc al Ppr, ora questa operazione è perchè la politica governi i processi e non da qualcuno che passi per caso in via Roma. Non sono qui per restare cinque anni fermo a studiare. La politica va fatta su battaglie serie, questo mi è stato insegnato. Faccio un esempio: la Scala di Ferro è stata abbandonata dalla Prefettura prima del tempo, ma ci sono anche altri esempi come via Cinquini dove il rischio è lasciare tutto com'è. Se il Comune non fosse intervenuto nell'ex grattacielo della Telecom di piazza Giovanni che oggi è il T Hotel, avremmo ancora un rudere. Sulla Scala di Ferro magari direi no a un centro commerciale ma un albergo potrebbe non starci male. Non tutti i mali vengono per nuocere, specie in tempi di crisi economica". Francesca Ghirra intervioene dopo il sindaco affermando che il suo "sarà un voto poco convinto al progetto, e non da parte di una persona che è passata per caso in via Roma". Giovanni Dore dell'Idv annuncia "con un certo imbarazzo" il voto favorevole. Insomma anche chi contesta poi però vota a favore. "L'inerzia non è consentita, per questo orgogliosamente votiamo a favore", ribatte Claudio Cugusi. E il piano viene alla fine approvato con 26 voti a favore e un solo astenuto. Il progetto  consente all’imprenditore di trasformare in residenze i piani superiori delle due palazzine con destinazioni uffici, che oggi non hanno mercato in città, in cambio della realizzazione e cessione al comune chiavi in mano di un asilo nido, che l’amministrazione ha valutato essere necessario per quella zona. Nella delibera si aggiunge che la proposta è volta a mettere sul mercato residenze per giovani coppie.