Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Con Cagliari, Quartu e Iglesias ci saranno anche Sassari, Alghero, Olbia, Oristano, Selargius e Carb

Fonte: L'Unione Sarda
7 dicembre 2012


Decreto sviluppo, sì alla Zona franca


Nuovo sistema di fiscalità con il sostegno della Regione, piano speciale per il Sulcis
Il Dl Sviluppo, approvato ieri dal Senato, ha recepito gli emendamenti Pd che rendono possibile la fiscalità di vantaggio in 9 città della Sardegna. Lo ha reso noto il senatore del Pd Francesco Sanna che ha sottolineato come «sperimentalmente, il Sulcis diventa un'unica zona franca urbana».
Il nuovo articolo 37 prevede che le Regioni, anche quelle fuori dall'obiettivo Convergenza come la Sardegna possano riprogrammare risorse europee di concerto con il governo e attivare un sistema di fiscalità di vantaggio in tutte le città che superarono la valutazione del dipartimento Sviluppo tra il 2008 ed il 2009: «Quel lavoro fu vanificato dalle lotte intestine al governo Berlusconi, dove prevalse Tremonti e tutto fu bloccato», aggiunge Sanna.
In Sardegna, oltre a Cagliari, Quartu Sant'Elena e Iglesias, città già individuate dal Cipe nel 2009, potranno attivare la zona franca urbana anche Sassari, Alghero, Olbia, Oristano, Selargius, Carbonia. «Con un regolamento specifico, nell'ambito del piano Sulcis e a valere sulle risorse che il decreto ha incrementato, con l'utilizzo dei fondi che Alcoa sta restituendo allo Stato, anche tutti i Comuni della provincia di Carbonia-Iglesias saranno considerati come una sorta di unica Zona franca urbana. In un perimetro cittadino ben individuato - ha aggiunto Sanna - le imprese sino a 50 dipendenti godranno di una esenzione dal pagamento dell'Imu destinata allo Stato, dalla corresponsione dell'Irap, dal versamento dei contributi previdenziali, dal pagamento delle imposte sui redditi delle imprese. Le esenzioni, in un triennio di applicazione, potranno arrivare a un massimo per ogni impresa di 200 mila euro».
«È una grande opportunità per il tessuto economico, produttivo e sociale, particolarmente colpito dalla gravissima crisi in atto». Queste le prime parole di Mauro Contini, sindaco di Quartu Sant'Elena, uno dei tre comuni isolani che avevano a suo tempo sottoscritto con il Governo l'accordo per l'attivazione delle Zone franche urbane.
Apprezzamento è stato espresso dal presidente di Confartigianato Sardegna Luca Murgianu: «Sono stare recepite le proposte che abbiamo formulato per l'estensione della possibilità di finanziamento delle Zone franche urbane della Sardegna a fronte di una originaria esclusione prevista dal Decreto stesso», ha detto. «Il risultato consentirà alla Regione di utilizzare risorse del piano d'azione e di coesione e risorse proprie, per sostenere vecchi e nuovi investimenti. Verranno offerte ai quartieri in difficoltà reali opportunità di sviluppo».