Rassegna Stampa

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La mamma di Sandro Mascia: "Vi racconto i miei 80 anni vissuti alla Marina"

Fonte: web Castedduonline.it
6 dicembre 2012

L'intervista
 

di Federica Lai| Mercoledì 05 Dicembre 2012 | 19:10

È sempre bello e interessante intervistare le persone, conoscere il loro vissuto e immedesimarsi nelle loro storie. Ma è soprattutto emozionante quando ci si trova a parlare con una signora di 87 anni, una signora qualunque, ma con un viso e degli occhi che trasmettono una dolcezza e una serenità infinita. Lei è Angela Deplano, classe 1925, originaria di Seui, madre dello scrittore- barista Sandro Mascia, del Caffè Barcellona, che da 80 anni vive nel quartiere di Marina. “Sono arrivata a Cagliari all’età di 8 anni, con mio padre e i miei fratelli, da Seui, paese di nascita, per fare compagnia a mia cognata che aveva un negozio a Cagliari. Poi a 12 anni è venuto a mancare mio padre, e io sono rimasta a lavorare in un locale in via Asquer. Il quartiere di Marina è cambiato molto da allora: prima era come una grande famiglia allargata, tutti ci conoscevamo e ci si frequentava, ora, invece, ognuno tende a stare per conto suo”.
Come vede il quartiere ora: sicuro o degradato?
Dal 1949 vivo qui con mio marito, Salvatore Mascia, che purtroppo è venuto a mancare. Mi son sposata a 22 anni, e dopo la gestione di un tabacchino in via Baccaredda, abbiamo deciso di acquistare questo bar da un austriaco. In tutti questi anni mi son trovata bene, nessun particolare episodio di criminalità: è un quartiere dove si vive bene.
Quali sono i ricordi più belli della sua vita?
La lettera d’amore di mio marito è stata una grande sorpresa, è rimarrà uno dei ricordi più belli della mia vita. Ai tempi lavoravo in un locale di mio fratello al Poetto, il Miramare, che aveva in gestione questo ragazzo, che poi è diventato mio marito. Portava e ritirava la merce tutti i giorni, e ci si salutava sempre. Un bel giorno ha lasciato sul bancone del ristorante in via Asquer una lettera indirizzata a me: era la dichiarazione d’amore di mio marito. Una cosa emozionante allora, e ora quando ci penso:  abbiamo passato una bellissima vita matrimoniale, piena d’amore e sempre in armonia. Tuttora lo sento vicino a me. La mia famiglia è tutta qui a Cagliari fortunatamente, 4 figli maschi, di cui 3 son sposati, e Sandro che rimane lo scapolo di casa. Siamo una famiglia molto unita: ci si vede ogni giorno. E poi sento come una famiglia anche i clienti affezionati del Caffè Barcellona.
Conosce il sindaco Zedda: cosa ne pensa?
Conosco il sindaco Massimo Zedda, che abita qui vicino, e ho conosciuto la madre: delle brave persone. È un giovane molto rispettoso, e credo che si stia interessando abbastanza  dei problemi della città.
Tanti anni qui a Cagliari, ma le manca il suo paese d’origine?
Sono qua a Cagliari da una vita ormai, ma Seui rimane sempre nel mio cuore. Prima si tornava tutte le settimane con mio marito, poi il lavoro ci ha tenuto impegnati qui al bar, e i nostri rientri sono diventati sempre meno. Seui lo ricollego alla mia infanzia, in particolare ai miei genitori: ho avuto un padre e una madre meravigliosi, delle brave persone e dei grandi lavoratori. Mio padre era falegname e coltivava con cura i terreni di famiglia. Sono orgogliosa della famiglia che ho avuto, e di quella che ho formato con mio marito.