Rassegna Stampa

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Finalmente il nuovo piano comunale del centro storico: ecco i primi passi

Fonte: web Castedduonline.it
5 dicembre 2012

Vuoti urbani


di  Maurizio Bistrusso

Martedì 04 Dicembre 2012 | 19:45

In commissione urbanistica entra nel vivo il lavoro sul piano particolareggiato per il centro storico (il PPCS). L’assessore Paolo Frau ha illustrato i prossimi passaggi che porteranno all’adozione del PPCS. Si sono discusse proposte che, secondo il presidente della commissione Andrea Scano, “sono soddisfacenti e vanno incontro alle richieste dei cittadini.Stiamo promuovendo interventi che aiuteranno a combattere lo spopolamento del centro storico”. Innanzitutto verrà istituita la nuova commissione qualità che darà pareri sul paesaggio e l’architettura, sostituendo (seppur con compiti diversi) l’ex commissione edilizia. In secondo luogo si pensa di arricchire il piano particolareggiato con un documento parallelo che intende intervenire  sui sottani, i frazionamenti e i soppalchi. I numerosi sottani in centro storico (i locali con soffitti bassi) non possono ottenere autorizzazioni per utilizzi commerciali. Il comune sta quindi dialogando con la ASL per trovare soluzioni di deroga. Situazioni simili per i soppalchi, trovando nuove cautele per poter intervenire in edifici dove non sarebbe consentito, e i frazionamenti (in particolar modo in quegli edifici dove un numero di “affacci” inferiore a due li impedirebbe). La ratio dell’intervento su queste casistiche è quella di adottare nuove misure che faciliterebbero il ripopolamento del centro storico pur rispettando cautele, prescrizioni e normative. Altro importante tema discusso in commissione assieme all’assessore Frau riguarda i vuoti urbani (tra cui quelli nati con i bombardamenti del 1943) e diversi edifici storici oggi inutilizzati e in decadenza (come ad esempio il palazzo della misericordia in Piazza Indipendenza o i locali della  Fondazione Umberto e Margherita in Via Martini). Per il comune sarebbe molto oneroso acquistare gli edifici e restaurarli. Si sta individuando una soluzione che ammetta l’intervento dei privati tramite accordi di programma. Sarebbe possibile proporre elementi di ristrutturazione escludendo, tuttavia, speculazioni di tipo residenziale.