Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il generale Capolupo: «Italia molto corrotta? Non ne sarei certo»

Fonte: L'Unione Sarda
4 dicembre 2012


Il comandante della Finanza
 

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«Si dice che l'Italia sia altamente corrotta però non ne sarei tanto convinto. La corruzione è un comune denominatore di molti paesi». A minimizzare sullo stato di salute dello Stivale è il generale di Corpo d'armata Saverio Capolupo, comandante generale della Guardia di Finanza. Ieri sera nella sala convegni del Banco di Sardegna, in un incontro con i giornalisti a margine della presentazione del libro scritto dal capitano Gerardo Severino «Il contrabbandiere di uomini» - che ricostruisce la storia del finanziere di Chiaramonti Giovanni Gavino Tolis, il Giorgio Perlasca sardo, che aiutò a espatriare molti antifascisti ed ebrei - l'alto ufficiale invita a non cadere in forme di «autolesionismo».
Il generale infatti non dà molta importanza al poco encomiabile 69° posto della speciale «classifica del disonore» della corruzione percepita, che vede l'Italia in compagnia di Ghana e Macedonia.
Insomma, la situazione è tragica ma non drammatica e in ogni caso va combattuta. «I nostri finanzieri - sottolinea - stanno lavorando. Siamo consapevoli del ruolo che abbiamo, della crisi, e il Governo da noi si attende molto e noi stiamo dando tanto». Anche in Sardegna, dove la voce più importante di bilancio è quella dei finanziamenti pubblici e comunitari. Non a caso il principale contributo della Guardia di Finanza è sul fronte del controllo della spesa pubblica e sulla repressione dell'evasione. A conclusione della serata culturale, Capolupo conclude: «Avremo le nostre colpe, commetteremo errori ma la lezioni di Tolis è in tutti noi, che dimostriamo essere dalla parte dei contribuenti».
Il riferimento è ai valori che hanno mosso il giovane finanziere sardo a dare la vita per far espatriare in Svizzera tanti antifascisti ed ebrei. Catturato dai nazisti, Tolis infatti morì a soli 25 anni nel campo di sterminio di Mauthausen. Il libro, pubblicato dalla sarda Carlo Delfino editore, è stato presentato alla presenza delle massime cariche politiche, civili e militari dell'Isola e del Capo di stato maggiore della Finanza generale Luciano Carta. Presenti anche il sindaco Zedda, che ha ricordato l'importante ruolo dei militari durante la Resistenza, e lo storico Luciano Carta (omonimo del generale) che ha messo a fuoco la caduta del regime. (m. g.)