DA FARE. Hostel Marina


Hanno studiato, progettato e realizzato un modo per far arrivare l'acqua nelle abitazioni di un piccolo villaggio sulle montagne dell'Ecuador. E ora sono già a lavoro per preparare altri interventi che aiutino le popolazioni della nazione sudamericana ad affrontare i problemi con l'approvvigionamento idrico del territorio. Le loro storie saranno raccontate in prima persona sabato 8 dicembre al Marina hostel in piazza Santo Sepolcro, in compagnia dei responsabili dell'associazione Surgentes onlus.
«Siamo un gruppo di geologi e ingegneri, tutti con esperienze di cooperazione internazionale - racconta Andrea Pilia, presidente dell'associazione - ci siamo costituiti un anno. Eravamo in contatto con alcune realtà dell'Ecuador e da lì abbiamo cominciato. Siamo stati tra settembre e ottobre nel villaggio Esperanza della regione Chimborazo. Abbiamo creato un pozzo che funziona a gravità, scavi e serbatoi che ora distribuiscono l'acqua nelle case».
Durante l'incontro, che comincerà alle 19, «descriveremo con parole e immagini le emozioni vissute in Ecuador - aggiunge Pilia - eravamo in tre: io e gli altri due soci fondatori, ovvero Manuela Barbieri e Alejandro Blanco. Lei è ingegnere, cagliaritana come me, lui è un geologo spagnolo che vive a Barcellona. Ora stiamo sviluppando nuove idee. Vorremmo tornare in Ecuador almeno una volta l'anno».
Alle 20.30 è prevista una cena solidale, per raccogliere fondi, con quota di partecipazione con contributo minimo di 12 euro. Per poter partecipare è necessario dare conferma della propria presenza via email o sms ai recapiti surgentes.onlus.info@gmail.com o 3282924966. (ste.co.)