Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Oltre il bilinguismo, “s'iscola” sarda è realtà

Fonte: L'Unione Sarda
21 novembre 2012


Il progetto sperimentale voluto da Irs sarà presentato oggi al Ghetto


«Il bilinguismo è una ricchezza». Con questo slogan nasce “S'Iscola sarda sperimentale”, nuovo modello scolastico finalizzato a divulgare la lingua, la storia e la cultura sarda. Il progetto si deve a Irs, Indipendentzia Repubrica de Sardigna. La presentazione oggi al Ghetto, in via Santa Croce, a partire dalle 21, nell'ambito della rassegna “Origamundi”. Chiunque potrà iscriversi, non sono previsti limiti di età. I docenti dovranno sostenere un esame in sardo ed essere residenti nell'Isola da almeno cinque anni. Il materiale didattico sarà prodotto e pubblicato in autonomia.
Le materie curricolari saranno 13: lingua sarda, letteratura sarda, storia della Sardegna, inglese, letterature internazionali, arte, musica, fisica, matematica, geografia e astronomia, scienze naturali, educazione corporea, tecnologia e informatica. Previsti anche insegnamenti facoltativi, attività pratiche e approfondimenti su storia e letteratura sarda aperti anche ad esterni (non iscritti) sotto forma di corsi. L'insegnamento seguirà l'approccio del quadro di riferimento dell'Unione Europea, nel quale l'apprendimento è articolato in quattro fasi: ascolto (listening), lettura (reading), orale (speaking) e scritto (writing). L'organizzazione interna di S'Iscola prevede l'assemblea generale (l'organo più importante, costituito da genitori, insegnanti e da tutti coloro che vi lavorano), il consiglio d'istituto (genitori e insegnanti), l'assemblea studentesca e quella tecnica.
I Comuni che intendono sperimentare il nuovo metodo di insegnamento dovranno occuparsi della logistica (trovare una sede) e del reclutamento dei docenti, bidelli, assistenti tecnici e studenti-utenti, attraverso gli assessorati alla cultura e gli sportelli linguistici.
Paolo Loche