Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Più trasparenza contro i “mangiuchi”

Fonte: La Nuova Sardegna
19 novembre 2012

 
CULTURA»ORA LE REGOLE

Approvato il nuovo regolamento per l’assegnazione dei finanziamenti alle attività di spettacolo e cultura
 

di Stefano Ambu

CAGLIARI

Trasparenza e regole per un settore che da anni cova le polemiche, quello culturale, accusato da sempre di “mangiuchi” sotterranei. Poi budget invariato e formula che, tra il vedere e il non vedere, può servire anche a prevenire i tagli, sempre in agguato. Tutto questo nel regolamento per l’assegnazione dei contributi, appena approvato. Tra le novità anche le programmazioni triennali: per permettere di organizzare per tempo e bene gli eventi. Ma anche a mettersi al riparo dalle risorse che ora ci sono. E domani non ci sono più. Fondi bloccati, insomma. E, caschi il mondo, lo spettacolo si farà. Il budget? Per gli aiuti del Comune è rimasto a 420mila euro. «Ma non dimentichiamoci - spiega Francesca Ghirra, presidente della commissione Cultura - che la cultura non sono solo i contributi alle associazioni». Formula anticrisi, quindi, ma anche formula matematica. Rispetto al sì della commissione del mese scorso è stato confermato anche in aula (con l’approvazione definitiva di mercoledì scorso) il sistema di calcolo previsto per evitare polemiche sulle ripartizioni. Si tratta di operazioni algebriche che premieranno qualità e curricula. Ma, un po’ stile Sanremo, prevedono anche una sezione emergenti. Nel senso che ci sarà spazio anche per le idee e le proposte delle associazioni più giovani attraverso finanziamenti non concorrenti con quelli riservati a quelle che lavorano a Cagliari da più tempo. Le domande saranno sottoposte - sempre per arrivare al risultato della massima oggettività possibile - da una commissione di esperti. Ma su questo punto l’opposizione ha polemizzato affermando che si tratta di costi in più. Come punto di riferimento del regolamento vengono prese modalità prese in prestito dagli schemi collaudati dei bandi europei per premiare la qualità dei progetti e la professionalità dei proponenti. La commissione sarà nominata con determinazione dirigenziale e sarà composta da un dirigente più quattro componenti esperti nei singoli settori che riguardano spettacolo e cultura. Esperti sì, ma non troppo coinvolti. «Non potranno far parte della commissione - si legge nel regolamento - individui che usufruiscano o abbiano usufruito di contributi nel Comune negli ultimi cinque anni». Tutto questo con un occhio di riguardo a interventi che generino benefici permanenti per il territorio. Previsto il coinvolgimento delle scuole, in particolare gli istituti localizzati in aree disagiate e a forte rischio di dispersione scolastica. Tra le altre novità anche la possibilità di ricevere contributi non monetari, quali la concessione gratuita di spazi, teatri e centri culturali. «Un regolamento - spiega Ghirra - frutto del grande lavoro di partecipazione di tutta la Commissione, e questo ci è stato riconosciuto un po' da tutti, che ha arricchito la proposta degli uffici recependo gran parte delle richieste fatte dagli operatori del settore». ©RIPRODUZIONE RISERVATA