STRADE PERICOLOSE. Il primato degli incidenti a viale Marconi, a rischio pure i pedoni
Sette morti nel 2012, 100 milioni di euro il costo sociale
Oltre tredicimila incidenti in sei anni, circa sei al giorno. E sessanta morti in città. Il 2012 si tinge di nero per gli amanti delle due ruote: le sette vittime registrate nei primi dieci mesi erano tutte motociclisti.
BILANCIO GRAVE È tempo di bilanci in Comune. «La situazione a Cagliari è grave», spiega l'assessore al Traffico Mauro Coni. E i numeri confermano: 100 milioni per coprire i costi sociali, perché alle tragedie si aggiungono anche le spese. Il contesto nazionale ha cifre drammatiche: 205.803 incidenti con feriti, 3860 morti, 1744 sulle strade urbane, nel 2011. Il 2010 è stato peggio: 4090 morti e 302.735 feriti. «Su base nazionale il ministero a settembre ha divulgato un dato allarmante: in Italia si spendono 28,5 miliardi di euro all'anno per coprire il costo sociale dei sinistri, pari a una finanziaria di medie-grandi dimensioni», ricorda il sindaco Massimo Zedda. L'impatto è elevato anche a Cagliari. «Nel 2011 sono stati spesi 64 milioni di euro, a cui si aggiungono 33 milioni di risarcimenti».
IL MIGLIORAMENTO I numeri sono da brivido, ma il trend è in diminuzione. Nel 2006 i sinistri con feriti sono stati 1084, 906 nel 2009, 762 nel 2011. Venerdì si attesta come giorno nero, almeno a Cagliari, in controtendenza rispetto agli ultimi dati Istat che assegnano al sabato e alla domenica la targa della criticità in fatto di sicurezza stradale. Luglio è il mese che registra il maggior numero di tragedie, seguono a pari merito marzo e giugno. Dieci morti nel 2006, 13 nel 2007, sino ai 9 del 2011 passando per i sette del 2010; sessanta nuove croci sulla strada.
LE VIE PIÙ PERICOLOSE A Viale Marconi un triste primato: è teatro del maggior numero di incidenti con feriti, 40 all'anno. Segue l'Asse Mediano (34), via Is Mirrionis (26) via Dante (24) e via Roma con 20 incidenti all'anno. Un dato positivo è l'assenza di vie con elevato indice di mortalità da incidenti. Si studiano anche i veicoli: i più coinvolti in incidenti mortali sono ciclomotori e motocicli per il 61,67 per cento, il 13,33 autovetture, 1,67 per cento bici. Poi c'è la grossa fetta dei pedoni 23,33 per cento. «Punti a rischio per gli incidenti mortali sono l'intersezione tra l'Asse Mediano e via Cadello, la stessa via Cadello e ancora l'intersezione tra la circonvallazione e la zona Amsicora», rivela Coni. La curva è inclinata verso il basso: siamo passati da 2,97 incidenti al giorno del 2006 all'1,50 del 2012. Molti rischi con conducenti di giovane età con un picco anche tra i 48 e i cinquant'anni.
LE CONTROMISURE L'amministrazione corre ai ripari. Sono in arrivo cinque nuove rotatorie: via Cadello e via Is Mirrionis, (già finanziata con 200 mila euro), via Peretti e via Pier della Francesca, via Tramontana e viale Poetto, piazza Amsicora e piazza Sant'Avendrace. Quest'ultima con un costo complessivo pari a 600 mila euro, 480 mila finanziati dalla Regione, i restanti 120 dal Comune. Entro gennaio 2013 compariranno nelle strade cittadine 400 segnalatori pedonali lampeggianti, saranno installate 240 lanterne semaforiche pedonali e 13 nuovi pannelli a messaggio variabile per la regolamentazione della mobilità. E andranno a sommarsi ai dieci già presenti.
LE ALTRE INIZIATIVE «I cagliaritani sanno guidare, ma spesso si dimenticano il codice della strada», sottolinea Manuela Atzeni, comandante della Polizia Municipale. E i vigili in borghese magari aiuteranno a rinfrescare la memoria agli automobilisti distratti. «I cittadini vanno educati», secondo Mondino Ibba, presidente dell'Ordine dei medici. «La mobilità e il primo fondamento di una democrazia». E se il trend è già in diminuzione, il Ctm scende i campo per abbattere i numeri choc. «Da gennaio tutta l'aria vasta sarà dotata di tecnologia Its», anticipa il direttore Ezio Castagna.
Sara Marci