Cna e Confartigianato
 

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Le ultime statistiche fotografano un disastro: «Dal 2008 a oggi, le ore di lavoro registrate dalle casse edili è crollato del 45 per cento. Il mercato si è quasi dimezzato», spiega Filippo Spanu, segretario di Confartigianato. «Abbiamo recentemente avuto un confronto col sindaco su questo argomento. Prendiamo il Piano casa: abbiamo chiesto una proroga ma delle scadenze, ma ila vera difficoltà è che ci sono mille intoppi burocratici che lo rendono inattuabile. Esistono molti problemi di interpretazione delle norme». Secondo Spanu il Comune dovrebbe «ripensare l'organizzazione interna degli uffici dell'Edilizia privata. Si lavora ancora con la carta. Questo, di fatto, significa allungare i tempi di tutte le procedure. Le criticità non sono certo di oggi, ma vengono da lontano. Ora però non si può più temporeggiare».
PICCOLE E MEDIE IMPRESE Francesco Porcu, segretario regionale del Cna (confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa), ricorda: «Gli uffici dell'Urbanistica sono paralizzati da tempo: noi solleviamo in continuazione questo problema, è da anni che ripetiamo le stesse cose. Capiamo le difficoltà delle amministrazioni a reperire risorse per trovare una soluzione, ma se non si affronta in maniera seria il riordino degli uffici dell'Urbanistica non si potranno mai rilanciare gli investimenti e far ripartire l'economia, che è fatta di piccoli cantieri».
COLLABORAZIONE Secondo Porcu, «bisognerebbe costituire organismi appositi per liberare gli uffici da queste domande. Anche le domande legate al risparmio energetico, sono bloccate: in questa maniera si perdono tante opportunità. È necessario trovare anche forme di collaborazione con i Comune e con la Regione. Questa crisi economica è stata in parte mitigata dai piccoli interventi edilizi. Ma le imprese si trovano di fronte una barriera e vengono sistematicamente scoraggiate». ( m.r. )