Rassegna Stampa

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"Chiudere subito via Cinquini", l’ex circoscrizione ora rifugio per tossicodipendenti

Fonte: web cagliaripad.it
15 novembre 2012

14 Novembre 2012 ore 20:04


 


L’annuncio in Consiglio comunale. Zedda firma un'ordinanza dopo l'ispezione della Asl: “Ora intervenga la Regione”. Le nostre immagini avevano mostrato il degrado e il pericolo per la salute pubblica dello stabile fatiscente – FOTO
Autore: Andrea Deidda

degrado in via Cinquini

“In via Cinquini intervenga la Regione”. Dal Comune parte un’ordinanza per la chiusura dell’ex circoscrizione, proprietà di Area, da anni regno del degrado e rifugio per tossicodipendenti. Dopo gli esposti inviati ad Asl e Procura, il sindaco Zedda prende posizione: “Un atto necessario”.

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L’annuncio del primo cittadino è arrivato questa sera in Consiglio comunale: “Ho firmato un'ordinanza nei confronti della Regione e contestualmente ho inviato una lettera al Prefetto chiedendo l’avvio di un tavolo per discutere, con gli enti interessati, sugli immobili di Area. L’ordinanza si è resa necessaria dopo gli esposti all’autorità sanitaria perchè va garantita la salute pubblica”. In particolare alla Regione viene intimato di mettere in sicurezza il fabbricato e l’area attorno in modo da impedire l’ingresso a chiunque. Zedda ha anche chiamato in causa la Asl chiedendo di occuparsi di fornire assistenza alle persone che attualmente hanno trovato rifugio nello stabile di via Cinquini.

Attualmente infatti nell’ex circoscrizione abitano tre tossicodipendenti. Nei giorni scorsi sono stati chiamati in causa gli assistenti sociali del Comune ed è stata avviata una vera e propria trattativa per convincere i tre a lasciare l’edificio fantasma. Ieri Paolo Casu, consigliere comunale del Psd’Az, si è recato in via Cinquini assieme a Efisio Zonca, collaboratore di fiducia di Don Carlo Follesa del centro di solidarietà L’Aquilone, per persuadere uno dei tre abitanti. Ma il risultato è stato un nulla di fatto, identico l’esito questa mattina. “Questi ragazzi – ha affermato Casu – saranno prima accompagnati al servizio sanitario SerD e successivamente trasferiti e ricoverati al reparto Infettivi del Santissima Trinità per i necessari controlli medici e specialistici. Ho già avuto conferma dai collaboratori di Don Carlo Follesa affinchè possano essere ospitati nella comunità di recupero per i tossicodipendenti". Nei prossimi giorni potrebbero esserci altri sviluppi.

Ma la vicenda potrebbe avere uno strascico giudiziario: “L’esposto inviato ai servizi sociali - ha concluso Casu in risposta al sindaco - è stato inviato anche alla Procura della Repubblica, la magistratura farà il suo corso. Quell’edificio va demolito immediatamente”.