Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il gesto disperato di due madri

Fonte: L'Unione Sarda
12 novembre 2012


VIA CARPACCIO. Hanno occupato la ex sede della Circoscrizione coi loro figli

«Dateci una casa o restiamo qui». In serata lo sgombero

Due sfratti che stanno per diventare esecutivi «perché non ce la facciamo più a pagare l'affitto». Poi la decisione che non avrebbero mai voluto prendere: sfondare un edificio pubblico inutilizzato e andarci a vivere. Infine la scelta di abbandonare lo stabile, ieri sera, convinte da Polizia municipale e assistenti sociali.
Giovanna, 46 anni, e Rita, 34, entrambe cagliaritane, sabato notte hanno rotto i vetri del portone d'ingresso dell'ex Circoscrizione di via Carpaccio e si sono barricate all'interno della struttura, chiudendo l'entrata con dei catenacci. Hanno deciso di portarsi dietro anche tre dei loro quattro figli. Tutti insieme hanno dormito su un materasso.
LA STORIA Giovanna viveva in un appartamento di via Is Mirrionis, ora si sta separando dal marito: «Il padrone della casa dove stavo in affitto mi sta cercando, non riesco a pagare la mensilità perché non ho più un euro, non so come fare». Quindi la scelta di abbandonare l'abitazione: «L'alternativa era quella di vedere entrare in casa la mattina presto un ufficiale giudiziario, esperienza che ho già vissuto in passato, e che non voglio far vivere alle mie figlie». Sì, perché Giovanna ha due bambine di 11 e 7 anni: «Sto cercando di farle pesare il meno possibile questa situazione. Da gennaio chiedo aiuti, ma nessuno mi aiuta».
SENZA CASA Più o meno la stessa situazione la sta vivendo Rita, qualche anno in meno dell'amica, anche lei con due figli: «Questa settimana avrei dovuto abbandonare la casa in cui vivevo in affitto con i miei due bambini e il mio compagno». Dei due figli uno solo è entrato con lei nell'ex Circoscrizione di via Carpaccio: «L'altro sta vivendo da mia sorella - fa sapere - da qua non me ne vado via fino a quando non ci trovano una sistemazione dignitosa».
LA TRATTATIVA Appreso dell'occupazione, nell'ex Circoscrizione sono arrivati gli agenti della Polizia municipale, che con grande professionalità e senso del dovere hanno provato a convincere, senza successo, le due donne a uscire fuori. Una trattativa andata avanti fino a tarda notte e durante la quale Giovanna e Rita hanno dettato le loro condizioni: «Abbandoniamo questa struttura - hanno detto ai poliziotti e all'assistente sociale arrivata sul posto - solo se ci verrà data una sistemazione adeguata, oppure se ci daranno dei soldi per poter pagare l'affitto di un appartamento dove far vivere in serenità i nostri figli». Ieri sera, intorno alle 19,30, la scelta di lasciare i locali dell'ex Circoscrizione, convinte dagli assistenti sociali del Comune che hanno promesso alle due donne che non verranno abbandonate.
I CURIOSI Da sabato notte fino a ieri sera l'area di fronte all'ex Circoscrizione è stata popolata da amici, parenti o semplicemente da curiosi che hanno voluto seguire la vicenda delle due donne. Silvio Pinna, portavoce del comitato spontaneo delle casi popolari di via Podgora e via La Somme, sta dalla parte delle due abusive: «Se hanno compiuto questo gesto evidentemente erano disperate. E poi questo edificio era abbandonato, avrebbe rischiato di fare la fine dell'ex Circoscrizione di via Cinquini, che ormai è diventata il quartier generale dei tossici e si è trasformata in un immondezzaio. Almeno così ha uno scopo: ospitare delle famiglie bisognose».
Piercarlo Cicero