Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Arrivano le statue di Mimmo Paladino e una laurea a Dorfles

Fonte: La Nuova Sardegna
8 novembre 2012



Il celebre critico di 102 anni a Cagliari la prossima settimana Presentate le “Dormienti” acquisite dalla Galleria d’Arte




di Sabrina Zedda wCAGLIARI Nel 1948 insieme ad artisti come Monnet e Munari fu tra i fondatori del Mac, il Movimento per l’arte concreta. Vent’anni più tardi illuminò tutti spiegando cosa davvero l’arte moderna intendesse per “kitsch”. Adesso, a 102 anni suonati, Gillo Dorfles prepara le valigie: non per andare in pensione, che progetti da realizzare ne ha ancora tanti, ma per venire in città a ricevere la laurea ad honorem in Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale che l’Università gli tributerà la prossima settimana. E così, il celebre pittore, critico d’arte, esteta, che negli anni ’70 insegnò pure nell’ateneo cagliaritano, tornerà dove in tanti aspettano di sentire la sua voce. La notizia è stata data ieri durante la presentazione dei nuovi programmi che da novembre interesseranno i Musei civici cagliaritani, il complesso museale che abbraccia la Galleria comunale d’arte, l’Antico Palazzo di città e il Museo d’arte siamese. Il via al calendario di appuntamenti l’hanno dato “I dormienti”, le cinque statue di terracotta commissionate dal Comune all’artista campano rappresentante della transvanguardia Mimmo Paladino, che da ieri sono visitabili nelle due vasche antistanti l’ingresso della Galleria comunale d’arte. Cinque corpi di sesso indefinito, cui il fogliame che cade nelle vasche, le diverse luci e ombre del giorno e della sera, la pioggia e il sole, conferiscono un aspetto sempre diverso. In queste statue, ha spiegato Maria Luisa Frongia, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Cagliari, «c’è il retaggio, dove i tratti degli occhi, della bocca, del naso sono appena accennati». Opere costate 40 mila euro e che danno completezza, ha detto la direttrice dei Musei civici, Anna Maria Montaldo, alle collezioni d’arte moderna. I “dormienti” non arrivano in città per caso: nell’ultimo anno è stata costante la collaborazione tra Galleria comunale d’arte e Paladino affinché l’artista potesse creare delle opere attinenti con la città. Non solo: nelle intenzioni dell’amministrazione, ha spiegato il sindaco Massimo Zedda, vi era quella di dare all’arte un respiro più ampio, portando le opere in spazi diversi da quelli museali, come i Giardini pubblici su cui la Galleria comunale d’arte s’affaccia. Tra le altre proposte del fitto calendario della stagione all’insegna dell’arte sono da segnalare, il 13 dicembre nell’Antico Palazzo di città, l’inaugurazione della mostra “Il Piranesi ritrovato”, in cui sarà presentato il secondo nucleo di opere d’arte moderna acquisite negli anni Novanta dalla Galleria comunale d’arte. Il 20 dicembre apre "I grandi assenti. Percorsi di ricerca a confronto”: in mostra, tra le altre, opere di Guttuso, Burri e Fontanta. “Oggetti per passione”, è invece la selezione di preziosi e singolari oggetti che raccontano la vita delle donne giapponesi nel XIX secolo, in esposizione dal 31 gennaio, mentre a marzo arriva la seconda parte degli “Spazi dell’arte”. “Sorprenditi ai musei civici” è i titolo di questa serie di iniziative, perché data la crisi, ha spiegato Anna Maria Montaldo, «non c’è una sola mostra confezionata», ma c’è invece il lavoro degli esperti dei Musei civici che, utilizzando il patrimonio già acquisito e collaborando con altre realtà italiane e non, hanno prodotto questi risultati. Mostre non statiche, ma aperte alle sorprese, incluse incursioni degli artisti e proposte del pubblico.