Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Anche le ragazze dissero: be prepared

Fonte: L'Unione Sarda
7 novembre 2012


Cento anni di scautismo femminile rievocato in una bella mostra alla Cittadella dei Musei
 

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IIl metodo scout ha anticipato di oltre mezzo secolo gli ideali e le aspirazioni e dei moderni movimenti giovanili a livello globale: la pace fra i popoli, il rispetto della persona e dei diritti umani, l'uguaglianza delle etnie e di fede, il concetto di libertà, il rifiuto del razzismo, il senso civico, la solidarietà, l'attenzione all'ambiente naturale. E anche la parità di genere: fondato nel 1907 dal lord inglese Robert Baden-Powell of Gilwell, soltanto cinque anni più tardi lo scautismo si aprì alle ragazze. Nell'epoca delle sufragettes e delle prime battaglie per l'emancipazione femminile, quando l'idea stessa di parità dei sessi era quasi scandalosa e molto al di là da venire, ai giovani esploratori si affiancarono le giovani esploratrici: gli uni e le altre in un solo sodalizio che già si allargava a macchia d'olio per divenire un grande movimento, un sistema educativo mondiale.
Era il 1912. Si deve soprattutto alla sorella di Baden-Powell (Agnes) e alla moglie (Olave) se gli indirizzi formativi pensati per i giovani si estesero al femminile sui tre livelli (fisico, intellettuale, morale). Se i ragazzi erano ”scout” (esploratori), le ragazze furono definite “guide”, o più genericamente girl-scout. Per tutti il motto era “be prepared”: sii preparato. I cento anni del movimento scout femminile vengono celebrati ora a Cagliari con un'imponente mostra alla Cittadella dei musei, organizzata dal Centro sardo di studi e documentazione scout e resa possibile dalla Sovrintendenza ai beni culturali che ha messo a disposizione i prestigiosi spazi delle antiche Carceri di San Pancrazio.
La mostra - che si protrarrà fino a sabato - celebra in realtà due centenari: oltre al “guidismo” in Gran Bretagna, nel 1912 nacque il Italia il Corpo nazionale dei giovani esploratori italiani (Cngei), eletto qualche anno dopo ad ente morale sotto il patronato del Presidente della Repubblica. Dopo tre anni ecco l'Unione nazionale giovani esploratrici (poi confluito nel Corpo nazionale giovani esploratrici ed esploratori italiani). Subito dopo si formò l'Associazione scautistica cattolica italiana (Asci, attualmente Agesci: Associazione guide e scout cattolici). Associazioni minori sono sorte in seguito in Italia: per esempio l'Assoraider, l'Ages (giovani esploratori sardi), l'Associazione Scoutraider Sardi, il Gruppo Madonna del Rosario di Villacidro: sono i sei i gruppi che hanno preparato la mostra “Lo scautismo ieri, oggi e domani”, un itinerario di vetrine e pannelli allestiti su diversi piani e sale. Ci sono informazioni e materiali d'ogni genere, cimeli, ricordi, fotografie, libri e pubblicazioni scout, curiosità, proiezione di filmati, divise, cappelloni, foulards, guidoni, distintivi internazionali, disegni e scritti del fondatore. Testimonianze di vita vissuta in allegria e al servizio delle comunità.
Inaugurata dai dirigenti scout (Valeriano Cinquini presidente del Centro studi) e da Marcella Serreli responsabile dei servizi educativi della Soprintendenza ai beni artistici, la rassegna ha visto tra i primi visitatori il sindaco Massimo Zedda, che ha un passato nel Cngei (semel scout, semper scout..). Va ricordato che Cagliari ha un giardino (piazzetta di via dei Salinieri) intitolato a Robert Baden-Powell.
Mauro Manunza