Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Guerra al mercato dei falsi

Fonte: L'Unione Sarda
31 ottobre 2012


Siglato ieri il patto tra prefettura, forze dell'ordine, commercianti e sindaci

Una task force per tutelare i negozianti in regola

Il mercato del falso in Italia vale quasi 7 miliardi di euro, causa la perdita per lo Stato di 4 miliardi all'anno di gettito fiscale ed è un tappo all'economia che impedisce la nascita di centinaia di migliaia di posti di lavoro. E a Cagliari? «È difficile rispondere - spiega il colonnello della Guardia di Finanza Francesco Bucarelli -, ma si parla di cifre stratosferiche. Per capire il trend possiamo usare come termine di paragone oggettivo i sequestri di merce contraffatta: nell'ultimo anno sono quasi raddoppiati».
LA CABINA DI COMANDO Per combattere il business della contraffazione, che ha basi operative in tutto il mondo e ha trovato in internet nuovi canali di sviluppo, è però necessario adottare una regia unica e un coordinamento continuo tra forze dell'ordine e istituzioni territoriali. Esattamente l'obiettivo che si pone il protocollo d'intesa firmato ieri in Prefettura dal rappresentante del Governo Giovanni Balsamo, dalla Camera di Commercio, dai sindaci dell'area vasta di Cagliari, dall'assessorato regionale al Turismo e dai vertici di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza. Due le direttrici: alla massiccia azione di controllo del territorio, a cui partecipano a pieno titolo anche le polizie locali, deve fare da supporto una capillare attività di prevenzione e informazione rivolta ai cittadini-consumatori e alle aziende.
IL PREFETTO «La contraffazione determina una serie di effetti negativi - ha detto il Prefetto Giovanni Balsamo - crea concorrenza sleale, favorisce il lavoro nero e l'evasione fiscale, mette in crisi la sicurezza sui posti di lavoro. Per questo abbiamo avviato una serie di attività complesse di contrasto al fenomeno. Vogliamo dare un segnale forte a chi opera nella legalità». «Per avere un'idea di cosa stiamo parlando - gli ha fatto eco il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, firmatario del documento insieme ai colleghi di Quartu, Quartucciu, Selargius e Monserrato - si pensi che i tagli ai Comuni di tutta Italia negli ultimi 4 anni ammontano a 14 miliardi di euro». La parola d'ordine è dunque proteggere le imprese che rispettano le leggi, «ma anche - ha detto il generale della Finanza Umberto Di Nuzzo - difendere i consumatori dai rischi legati all'acquisto di prodotti pericolosi e non a norma».
LA CAMERA DI COMMERCIO Una battaglia fondamentale che vede in prima linea la Camera di Commercio di Cagliari col suo presidente Giancarlo Deidda, che ha stanziato 50 mila euro per il trasporto e lo stoccaggio (in un magazzino dell'Esercito in via Liguria) di tutte le merci sequestrate che saranno poi analizzate in un laboratorio dagli esperti dell'ente camerale. «In questo modo - ha spiegato il colonnello dei carabinieri Davide Angrisani - abbiamo a disposizione uno strumento importante che aiuterà ad avere risultati coerenti tra tutti i soggetti coinvolti». I commercianti che pagano le tasse ringraziano.
Massimo Ledda


Porto
Sequestrati
8000 palloni
“griffati”
Barcellona
Nel giorno della firma dell'intesa per contrastare il fenomeno della contraffazione arriva la notizia dell'ennesimo maxi sequestro di falsi prodotti da parte della Guardia di Finanza. I militari del Gruppo Cagliari e gli uomini dell'Agenzia delle dogane hanno sequestrato al Porto Canale 8000 palloni da calcio e pallavolo che portavano impresso il falso marchio “FCB-Barcelona Futbol Club”. Erano su una nave, la Rio Bravo, battente bandiera liberiana, che era salpata da Karachi, in Pakistan, ed era diretta proprio a Barcellona, dove i falsi palloni sarebbero stati smerciati. Gli inquirenti hanno scoperto il carico grazie all'attenta analisi della documentazione che accompagnava il container e all'utilizzo di uno scanner che ha svelato la falsificazione dei marchi, poi confermata dal club catalano.

 


I NUMERI. Segnali positivi
Voglia d'impresa
Le aziende
sono 521 in più

A pagare sono soprattutto loro: i commercianti in regola. Quelli che assicurano i dipendenti e pagano sino all'ultimo centesimo le tasse a raffica con cui lo Stato sembra volerli convincere a gettare la spugna. La contraffazione è il cancro del loro settore. Un tumore ancora più difficile da estirpare in periodi di crisi economica.
Eppure i dati forniti dalla Camera di commercio di Cagliari sono incoraggianti. Se nel primo trimestre del 2010 il saldo tra imprese nate e cessate era negativo (meno 466) nei successivi sei mesi c'è stata un'inversione di tendenza: più 521. I nuovi imprenditori sono soprattutto over 50 e preferiscono utilizzare la forma delle società di capitali. «La situazione è difficile - ha sottolineato ieri mattina il presidente della Camera di Commercio Giancarlo Deidda durante la firma del protocollo d'intesa contro il mercato del falso -, ci sono tante attività che chiudono, ma vi sono anche tante richieste di nuove aperture. In questo momento nel Cagliaritano c'è voglia di fare impresa. Bisogna quindi proteggere il mercato e per questo abbiamo messo a disposizione il laboratorio camerale che si occuperà di analizzare tutte le merci sequestrate, sarà il centro in cui confluiranno tutte le informazioni utili alle forze di polizia. Il nostro impegno è quello di tutelare le imprese esistenti combattendo chi le spinge fuori dal mercato, difendendo con tutte le nostre forze il brand Sardegna, la nostra più grande risorsa». ( m. le. )