Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Saccheggiando la memoria: le visioni di Wim Vandekeybus

Fonte: L'Unione Sarda
31 ottobre 2012


Al via questa sera al Massimo di Cagliari la rassegna “Find 30” dell'Asmed

In scena un protagonista della danza contemporanea

Per festeggiare i suoi trent'anni l'Asmed non si è fatta mancare niente. A iniziare dallo spettacolo inaugurale della rassegna “Find 30”, in programma da oggi alle 21 al Massimo di Cagliari, intitolato “Booty looting” (saccheggio del bottino), firmato dal fiammingo Wim Vandekeybus, tra i coreografi più acclamati degli ultimi anni, allievo di Jan Fabre, anche lui in cartellone con la pièce “Drags kept me alive” attesa in città l'11 novembre.
Una partenza col botto, quindi, per il festival ideato e diretto per tanti da anni da Paola Leoni che, per prima, portò e diffuse in Sardegna la danza contemporanea. Lo spettacolo del coreografo belga è stato presentato nel mese di giugno in prima mondiale alla Biennale Danza di Venezia, dove ha fatto il pieno di pubblico e applausi. In platea c'era anche Stefano Bollani, accorso appositamente nella città lagunare: «È lo spettacolo più bello che ho visto negli ultimi anni. Mi piacerebbe fare qualcosa del genere, mettere insieme linguaggi diversi, ma che vanno nella stessa direzione», dichiarò al riguardo il famoso pianista jazz in un'intervista rilasciata ai primi di luglio all'Unione Sarda.
Un lavoro a cavallo tra i generi, in cui Vandekeybus utilizza con espressività coerente un mix di codici e di forme d'arte, movimento, recitazione, musica, fotografia, per raccontare il conflitto tra la memoria e le immagini fissate da un obiettivo. «Spesso i ricordi si costruiscono a partire dalle fotografie che, non di rado, possono addirittura distorcere la memoria», spiega il coreografo: «Proust accusava la memoria visiva di cancellare i ricordi. Il tatto e il gusto sono più immediati, ma è sempre il senso della vista a prevalere. Per questo motivo è possibile ricordare alla perfezione cose di cui non si ha mai avuto esperienza, semplicemente perché è accaduto di vedere delle immagini a queste riferite». A traghettare gli spettatori in un viaggio che mescola fantasia e razionalità, e dall'inizio alla fine in lingua inglese saranno quattro danzatori della compagnia Ultima Vez, Elena Fokina, Dymitry Szypura, Luke Jessop, Kip Johnson, gli attori Jerry Killick e Birgit Walter, il fotografo Danny Willems, il chitarrista Elko Blijweert. Perfomer che, con i rispettivi linguaggi, e cambiando piani e prospettive, aggiungeranno o sottrarranno qualcosa al ricordo, catapultando il pubblico nel processo di distorsione della memoria.
La presenza sul palco del fotografo giocherà un ruolo strategico. Le foto scattate nel corso della pièce verranno infatti proiettate su uno schermo per rendere il tutto più concreto. Una fotografia fissa ciò che ormai fa già parte del passato, a testimonianza del fatto che in ogni momento agiamo sul tempo e sulla sua “creazione”. Dalle 12 alle 13,30 il danzatore Luke Jessop terrà una masterclass aperta anche agli studenti di danza che assisteranno allo spettacolo. Info tel. 070/ 8564987.
Carlo Argiolas