Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Benedetti Michelangeli, la bellezza razionale del suono

Fonte: L'Unione Sarda
29 ottobre 2012


Perfetto dialogo con le voci soliste e con l'Orchestra del Teatro lirico di Cagliari

Sinfonie di Haydn e Mozart in un applaudito concerto
L'eleganza briosa e delicata dei minuetti, la malinconia pensosa degli adagio, la vivacità contenuta ed elegante degli allegro: tutto riflette gli ideali estetici del Settecento. Ma nella visione di Umberto Benedetti Michelangeli, l'orizzonte classico delle musiche di Haydn e Mozart è ricco di inflessioni e dettagli che sfuggono dagli stereotipi senza tradire l'ideale di equilibrio raffinato tramandato nei secoli. Il suo concerto di venerdì sera, alla guida dell'Orchestra del Teatro lirico di Cagliari, è una lezione di interpretazione che esplora le fonti stesse del linguaggio musicale classico.
Con gesti precisi guida l'orchestra nel percorso di riscoperta dei diversi aspetti della musica di Haydn. La Sinfonia in Sol maggiore Hob. I:88 diventa un piccolo gioiello cesellato e animato di verve, affidato ai suoni precisi e torniti dell'orchestra di Cagliari, pronta a seguire ogni indicazione. Con gestualità efficace Benedetti Michelangeli trascina l'orchestra, la plasma secondo la propria personale visione di un '700 senza ciprie né parrucche, votato a una ricerca di bellezza razionale, che non trascende mai la compostezza anche quando riflette sentimenti intensi. In Haydn alterna così momenti delicati e ironici, vitali ma mai irruenti, restituendo una idea del classicismo che, senza piegarsi a visioni distorte e romanticheggianti, pure non si inerpica alla ricerca di filologie austere.
Una lettura dalle tante sfaccettature, che nel Concerto per violoncello e orchestra in Do maggiore Hob. VIIb: 1 è condivisa con la parte solista di Emanuele Galanti, in un dialogo che mette in luce le doti virtuosistiche del violoncello. Il risultato è un'interpretazione di carattere, dove sensibilità e determinazione si fondono, dando vita a uno spettacolo godibile e di grande interesse. Una cifra interpretativa sviluppata poi nella musica di Mozart, in un alternarsi di sensazioni, gestite con empatia e trasporto. Nota a tutti, la Sinfonia in Sol minore n. 40 K 550 di Wolfgang Amadeus Mozart è chiaramente impressa nella memoria collettiva. Sinfonia per antonomasia, sposa grazia e leggerezza, mostrandosi nello stesso tempo fortemente introspettiva e di alto contenuto emotivo. Interpretarla, combattendo la banalità che la snatura per usarla come melodia da telefono, è una sfida. Che Benedetti Michelangeli affronta articolando le frasi con respiri intensi, che danno toni personali alla celebre melodia iniziale, proposta in una dimensione che ne valorizza scatti e ripiegamenti. E nella scansione dei diversi movimenti dà anima e respiro all'intera sinfonia, riflette carattere e autenticità, valorizzando gli interventi delle diverse voci strumentali. E l'Orchestra è brava nel seguirne indicazioni e spirito, mettendo in risalto tutti gli aspetti del capolavoro mozartiano, curando i suoni, cesellandone colore e intonazione. Rispettandone respiri e andamento, per restituire lo spirito un secolo. Con momenti di intensa bellezza che nel rincorrersi delle note dell'allegro finale trascinano all'applauso.
Greca Piras