Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

La nuova danza , da Ian Fabre a Vandekeybus

Fonte: La Nuova Sardegna
16 ottobre 2012

Cagliari, al festival dell’Asmed la prima nazionale del celebre regista fiammingo e un cartellone fitto di appuntamenti




di Walter Porcedda wCAGLIARI

Il fascino contagioso della poesia surrealista di un grande della scena contemporanea come il fiammingo Ian Fabre, autore di opere manifesto dell’arte creativa contemporanea. Ma anche l’obliqua teatralità di un geniale coreografo come Wim Vandekeybus e la sua compagnia Ultima Vez. Ancora, le eccellenze italiane come i Vera Stasi protagonisti di spicco del rinnovamento a metà degli Ottanta, alla fine dei quali iniziò ad operare la compagnia Aton Dino Verga. E poi altre primizie e mostre da scoprire. Insomma sarà, come tradizione un mese ricco di appuntamenti con la danza contemporanea di qualità quella del Festival “Nuova Danza”, storica rassegna sarda, inventata e portata avanti per anni con caparbietà da una operatrice culturale indimenticabile – nonchè danzatrice e coreografa – come Paola Leoni che per prima portò nell’isola la passione per il contemporaneo danzato. E’ ancora l’Asmed, proprio l’associazione inventata dalla Leoni che ha deciso di continuare sullo stesso solco organizzando questo anno, per il trentennale del festival, un programma fitto di spettacoli che saranno rappresentati in diverse location. Dal teatro Massimo alla Vetreria, dalll’Auditorium Comunale al teatro Adriano. “Find 30” è il titolo prescelto per questa edizione che si aprirà il 31 ottobre al teatro Massimo con l’imperdibile coreografia di Wim Vandekeybus, per la prima volta in Sardegna con la sua compagnia Ultima vez in “Booty Looting”. Sulla scena sei danzatori, un musicista e un fotografo per un affresco dove musica, immagine e danza sono in stretta correlazione artistica. Lo spettacolo è frutto di una coproduzione tra la Biennale di Venezia e la Schauspiel di Colonia. I Vera Stasi diretti da Silvia Barbarini saranno in scena il 4 novembre alla Vetreria con “Parole di musica” scandagliando i rapporti tra suono, tempo e azione. Prima nazionale l’11 novembre al Massimo per “Drugs Kept me alive” di Ian Fabre, spettacolo incentrato sul monologo del danzatore e coreografo Antony Rizzi su una vita in bilico. Dalla Svizzera torna Cie Linga, compagnia di ex allievi di Bejart,Marco Cantalupo e Kataryna Gdaniec in “Step 2.1” e “We are not I” (il 17 novembre). Il 23 novembre spazio (Minimax) al Balletto di Spoleto diretto da Marco Schiavoni con sette brevi coreografie di altrettanti diversi autori. Il Balletto di Sardegna presenta al Minimax una replica e una novità: “Uomini” di Guido Tuveri il 24 e “The Box” di Max Campagnani il 25. A chiudere il festival, il 30 novembre, sarà la compagnia di Dino Verga in un omaggio a John Cage: “The Silent Cage. Omaggio a John”. Ma oltre agli spettacoli il festival propone una mini rassegna dal 24 ottobre all’Adriano, di spettacoli di danza per ragazzi dai 6 ai 18 anni e le loro famiglie. Altri appuntamenti collaterali una conferenza e la mostra “Hommage a Roland Petit e Zizi Jeanmarie” all’Hotel Regina Margherita, una rassegna di filmati e video sulla danza nelle Fiandre e la presentazione del libro “Micha Van Hoecke” scritto da Carmela Piccione.