Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Il vincolo non bastava a tutelare Tuvixeddu»

Fonte: La Nuova Sardegna
16 ottobre 2012

 
IL PROCESSO




CAGLIARI Il vincolo che esisteva sull’area di Tuvixeddu prima che l’amministrazione Soru lo allargasse non era sufficiente a proteggere il compendio storico-archeologico: a sostenerlo davanti ai giudici della prima sezione del tribunale è stato l’ex direttore regionale dei beni culturali Paolo Scarpellini, chiamato a testimoniare nel processo che vede tra gli imputati l’ex sovrintendente archeologico Vincenzo Santoni. Rispondendo alle domande del pm Daniele Caria, il dirigente ministeriale ha confermato come il sito archeologico fosse da anni in balìa dei costruttori e per questo fosse necessario accrescere i livelli della tutela: «Gli interventi edilizi, malgrado il vincolo, erano stati numerosi - ha spiegato Scarpellini - ed è per questa ragione che si decise di allargarlo, una scelta legata all’esigenza di difendere l’area archeologica e il paesaggio di Tuvixeddu. Tra l’altro il vecchio vincolo non specificava i diversi gradi di tutela». L’ex direttore dei beni culturali ha confermato quanto è stato riferito da altri testimoni nelle scorse udienze del dibattimento: «Il solo nella commissione regionale paesaggio a opporsi al nuovo vincolo paesaggistico è stato Santoni – ha detto Scarpellini - perché sosteneva che non fosse necessario». Un punto a favore della difesa è arrivato dall’archeologo Raimondo Zucca, per il quale «l’archeologia è distruzione». Zucca ha spiegato che l’attività di scavo comporta spesso sacrifici e che può essere indispensabile colmare una tomba di terra per conservarla. Santoni è imputato di abuso d’ufficio e falso, mentre per la realizzazione di muraglioni difformi dal progetto attorno all'area sepolcrale e per la costruzione di un complesso edilizio su viale Sant'Avendrace sono imputati di falso l'archeologa che doveva vigilare sui lavori Donatella Salvi, il direttore dei lavori Fabio Angius e il costruttore Raimondo Cocco. L'ingegnere del servizio pianificazione del territorio Giancarlo Manis e il dirigente comunale Paolo Zoccheddu devono rispondere di danneggiamento e violazioni edilizie.