Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Cinquemila case sfitte, mille nel centro storico

Fonte: La Nuova Sardegna
9 ottobre 2012

ALLOGGI»FUGA DALLA CITTÀ

Il rione che perde più abitanti è Castello: in dieci anni meno 38 per cento Andrea Scano (Pd): «Il piano particolareggiato agevolerà il ripopolamento»

di Stefano Ambu

CAGLIARI

Quasi mille appartamenti sfitti nel centro storico (su cinquemila e novanta dell’intera città). Con la possibilità di far crescere la popolazione tra Castello, Stampace, Villanova e Marina di oltre duemila residenti considerando che in media a Cagliari in ogni casa abitano 2,2 persone. È uno dei di emersi dall'ultimo censimento (a cui vanno aggiunti gli immobili commerciali inutilizzati). E potrebbe essere un bello spunto di riflessione per il prossimo Piano particolareggiato del centro storico. Un discorso che vale soprattutto per “ripopolare” Castello: mentre per gli altri rioni “gemelli” rispetto a dieci anni fa molti appartamenti (anche grazie all'arrivo di centinaia di immigrati) sono stati riempiti, tra le antiche mura la tendenza è inversa. Nel 2001 a Castello gli alloggi vuoti erano 161, ora sono passati a quota 212. Con un incremento del 31,68 per cento. Numeri compensati dalla crescita di case abitate a Villanova (38,73%), a Stampace (20,66%) e alla Marina (12,22%). Ma ora ci siamo: tempo un mese e il Piano particolareggiato del centro storico potrebbe giá approdare in commissione. Trenta giorni, ma giusto perché nel frattempo ci sono delle scadenze per il Piano di utilizzo dei litorali. Poi la corsa verso il Consiglio. Il sì dell’assemblea civica dovrebbe sbloccare il rilancio dei quartieri, a cominciare da Castello. «L'obiettivo - spiega Andrea Scano, presidente della commissione Urbanistica - è favorire la riqualificazione del centro storico. Rispetto al Piano adottato dalla precedente amministrazione stiamo lavorando a delle modifiche. I punti chiave? Vogliamo aggiungere facilitazioni innanzitutto per permettere la realizzazione di soppalchi. Un modo per rendere più appetibili gli alloggi, ormai fuori dagli standard contemporanei». Ma non soltanto: «Cercheremo di rendere - continua Scano - più agevoli i frazionamenti. Naturalmente in maniera compatibile con gli “affacci” che non si possono modificare. E poi c'è la questione dei sottani: dobbiamo trovare delle soluzioni per renderli più adatti soprattutto alle esigenze di commercianti e artigiani». Insomma per chi ha voglia di tornare in città (l'ultimo censimento parla di una fuga di tredicimila abitanti in dieci anni), ma anche per chi vuole animare i quartieri storici con attività commerciali. «Un quartiere da riabitare - spiega Gianfranco Carboni, ultimo presidente della circoscrizione Cento storico prima dell’addio ai parlamentini di quartiere - con riqualificazioni e ristrutturazioni: bene i sottoservizi, ma ci sono interi palazzi vuoti. I possibili inquilini? Soprattutto gli studenti: per loro è una posizione comodissima. Il piano particolareggiato può essere l'occasione per creare le condizioni migliori per il rilancio». Tra i problemi c’è anche quello dei vuoti urbani: alpiano del Centro il compito di trovare una soluzione. ©RIPRODUZIONE RISERVATA