Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Paura per i nostri bimbi»

Fonte: L'Unione Sarda
9 ottobre 2012


LE TESTIMONIANZE. I residenti: «Ci vorrebbe più vigilanza, così è una vergogna»
 

Aria irrespirabile, molti negozianti costretti a chiudere
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Un muro di fumo denso e acre taglia in due viale Marconi. Una nebbia avvolge gli edifici di via Edison. «L'aria è irrespirabile - lamenta una donna, avvolta da un panno bagnato che le copre la bocca - il fuoco deve aver raggiunto del materiale plastico, non sono le solite sterpaglie a bruciare. Abbiamo paura per i nostri figli, la puzza è insopportabile e non vogliamo restare chiusi in casa aspettando che tutto torni alla normalità».
Alle 14 la colonna di fumo non accenna a diradarsi. Disagi al traffico ma non solo. C'è anche chi ha dovuto chiudere in anticipo l'attività per colpa dell'incendio. «Sono stato costretto a mandare tutti i dipendenti a casa - racconta Marco Farris, proprietario di una carrozzeria che si trova di fronte al cantiere da cui è partito il rogo - era impossibile lavorare con questo fumo. Ho chiuso tutto fino a domani, perché non credo che nel pomeriggio la situazione cambierà». Viale Marconi è circondato da aree incolte e incustodite che possono diventare un potenziale pericolo in caso di incendio e i gli abitanti di via Edison lo sanno bene. «È la terza volta quest'anno che siamo costretti in tutta fretta ad abbandonare le nostre case a causa degli roghi scoppiati nelle vicinanze - denuncia un residente - di solito sono i campi a bruciare, ma a gennaio è andata in fumo anche una concessionaria d'auto, è una vergogna, ci vorrebbe più vigilanza. Non possiamo vivere costantemente con la paura del fuoco».
«Se le fiamme un giorno raggiungessero un distributore di benzina - aggiunge un altro abitante - sarebbe una strage. Per fortuna la caserma dei Vigili del fuoco è vicina, altrimenti ci sentiremmo completamente abbandonati».
Luca Mascia