Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Travolta da uno scaffale

Fonte: L'Unione Sarda
9 ottobre 2012


L'archivio di metallo pieno di faldoni ha colpito la donna alla testa
 

Paura ieri in tribunale: ferita una cancelliera
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Stava cercando un fascicolo nell'archivio della stanza 21, al piano terra del palazzo di Giustizia, quando una scaffalatura in metallo piena di faldoni del peso di almeno 80 chili, che non era ancorata al muro, è crollata alle sue spalle travolgendola in pieno. Giovanna Aresu, funzionaria della sezione lavoro del Tribunale di Cagliari, è stata colpita tra la spalla e la nuca restando incastrata tra i pensili, letteralmente sepolta dagli incartamenti.
 

I SOCCORSI A tirarla fuori di lì è stato il collega Marco Sanna, che lavora nell'ufficio di fronte. «L'ho sentita gridare - è il suo racconto -, aveva la testa incastrata e non riusciva a muoversi, ho sollevato a fatica lo scaffale e poi ho chiamato i soccorsi». Trasportata dall'ambulanza del 118 all'ospedale Marino, la cancelliera è stata ricoverata per essere sottoposta a una serie di accertamenti radiologici. Le sue condizioni non destano alcuna preoccupazione, ma di certo poteva andarle molto peggio.
 

INCIDENTE ANNUNCIATO L'incredibile infortunio, avvenuto per paradosso nel luogo in cui vengono processati i tanti imprenditori privati che non rispettano le norme di sicurezza sul lavoro, è andato in scena alle 10,30 e ha immediatamente scatenato roventi polemiche. Già dal 28 giugno di due anni fa le rappresentanti dei lavoratori Maria Carmen Orgiana, Maria Bonaria Malduca e Maria Grazia Meloni avevano segnalato con una dettagliata relazione inviata al presidente del Tribunale e al dirigente tutte le criticità riscontrate durante le loro ispezioni, compreso il fatto che negli archivi «gli scaffali non sono fissati al muro». Il 17 maggio scorso inoltre la Corte d'Appello aveva chiesto al Comune, responsabile della manutenzione ordinaria, di provvedere al montaggio a muro proprio della scaffalatura metallica della stanza 21 in cui è avvenuto l'incidente.


LA DIRIGENTE «Noi purtroppo non possiamo mettere neanche un chiodo - si difende la dirigente Rosaria Sapuppo -, non abbiamo autonomia finanziaria, la competenza è del Comune che però non interviene mai tempestivamente perché non ha fondi. La situazione è disastrata, ma è difficile porre rimedio a tutto». Ai sindacati però non basta: «Le condizioni di lavoro in Tribunale sono allucinanti - attaccano Maurizio Macis e Alberto Manunza, rappresentanti di Ugl e Cgil -, i rischi sono stati segnalati da tempo ma nessuno interviene. Venerdì scorso alcuni stagisti hanno rischiato di essere travolti proprio da quello scaffale e hanno avvertito del pericolo chi di dovere. Forse qualcuno preferisce aspettare che ci scappi il morto?». ( m. le. )