Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Statali, firmano tutti tranne Cgil

Fonte: L'Unione Sarda
31 ottobre 2008

Contratti. Brunetta annuncia l'accordo sul protocollo di rinnovo: 70 euro in più nella busta paga

Epifani rompe con Cisl e Uil: l'intesa è un errore

L'intesa per arrivare al rinnovo del contratto degli statali c'è, ma la Cgil non firma. Brunetta incassa il via libera dagli altri sindacati, mentre Epifani annuncia lo sciopero generali del pubblico impiego.
ROMA Sindacato spaccato sul rinnovo del contratto degli statali: Cisl, Uil, Ugl, Confsal e Usae firmano il protocollo d'intesa a Palazzo Chigi, mentre la Cgil conferma il suo no e si prepara allo sciopero generale della categoria a dicembre, preceduto a novembre dagli stop regionali, a cominciare da lunedì. Una divisione quella tra i sindacati confederali che rievoca il Patto per l'Italia e che non potrà non avere ripercussioni pesanti. Lo dice senza mezzi termini il leader di Corso d'Italia, Guglielmo Epifani, secondo cui la firma è stato «un errore che non resterà senza conseguenze» perché rappresenta un «ulteriore elemento di divisione che naturalmente inciderà sui nostri rapporti». Ma non sono meno dure le repliche dei segretari generali di Uil e Cisl, Luigi Angeletti e Raffaele Bonanni. Anzi. «La Cgil sta smettendo di essere un sindacato», afferma Angeletti, che aggiunge e rincara: «Speriamo che a forza di sbattere la testa si ravvedano. La Cgil, ha deciso o non può (e se non può è peggio che se non vuole, come diceva Nenni) fare accordi». Bonanni si dice dispiaciuto per la Cgil: «Abbiamo evitato», afferma, «che il sindacato potesse essere scavalcato da un qualunquismo imperante».
IL GOVERNO Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, saluta il protocollo come «un grande risultato», con l'unico rammarico di non aver avuto la firma di tutti: «Sono per avere tutte sigle a firmare un contratto, se si può. Se no, si va avanti con chi firma».
IL CONTRATTO A indurre la Cisl e la Uil a firmare il protocollo d'intesa che rappresenta una sorta di accordo quadro ponte, il ripristino delle risorse per la produttività: circa 200 milioni tagliati dal fondo unico di amministrazione con il decreto Tremonti prima dell'estate, che, se la decurtazione fosse stata confermata, avrebbe comportato un alleggerimento pesante delle buste paga da gennaio. Mentre c'è l'impegno a recuperare i 530 milioni previsti da leggi speciali. L'aumento per i ministeri previsto è di 70 euro circa e complessivamente dal 2009 le retribuzioni saranno più pesanti per 6 miliardi. Dai sindacati firmatari è stata sottolineata anche l'importanza sul nuovo modello contrattuale, a cui si sta lavorando per il settore pubblico. Saranno definite, infatti, linee guida che poi faranno parte dell'eventuale accordo generale con Confindustria e le associazioni imprenditoriali.
Se tutto il procedimento si chiuderà entro l'anno, nel biennio l'incremento retributivo sarà del 7,3%, mentre il governo pagherà «comunque» con la tredicesima l'indennità di vacanza contrattuale per il 2008 (113 euro netti).

31/10/2008