Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tuttestorie: da oggi Cagliari è la capitale di chi non capisce

Fonte: L'Unione Sarda
3 ottobre 2012


All'Exmà e nelle scuole sarde settimo appuntamento con la baby-letteratura

Un festival per godersi l'Incomprensibile

“Grande è la confusione sotto il cielo, dunque la situazione è eccellente”: se Mao fosse un autore per per l'infanzia, la sua frase sarebbe l'introduzione ideale per questa settima edizione di Tuttestorie, il festival di letteratura (e non solo) per ragazzi che decolla stasera alle 21 all'Exmà di Cagliari. Il tema, appunto, è l'Incomprensibile, alla faccia della retorica didatticista sugli incontri, i festival e i laboratori che servono ai più piccini per “capire”: stavolta si riconosce e si celebra il lusso supremo dell'età verde, il non raccapezzarsi.
Si parte stasera, dicevamo, in realtà con un momento né indecifrabile né per ragazzi: Paolo Fresu presenta il suo libro “In Sardegna. Un viaggio musicale” col giornalista del Tg3 Giorgio Galleano. Alle 18,15 di domani, invece, il jazzista incontrerà i bambini per presentare “Nidi di note” con Bruno Tognolini, Sonia Peana e Alessandro Sanna.
Domani si parte con gli incontri nelle scuole di Cagliari - con la narratrice francese Marie-Aude Murail, gli esperimenti di Delphine Grinberg e i tecnogiochi di Matteo Pompili e Lorenzo Monaco - Carbonia, Isili, Mara, Mogoro, Oliena, Posada e Sarule. Alle 17 si inaugura all'Exmà il programma aperto al pubblico con “I due Tonti venuti da Fuori” e le tontologie (cosa non capisco di me stesso, del mondo e degli altri?) portate dai bambini da appendere all'ingresso dell'Exmà. Nella grande Sala Puà “Non ho capito un tubo!”: illustrazioni, fotografie, installazioni, scenografie e trucchi per confondersi le idee. C'è poi “Ridi!”, la cabina per la raccolta di risate di Elisa Fontana, ideatrice anche di “Unverstandlichphone”, segreteria telefonica per messaggi incomprensibili, e “Unverstandlichbubble” bolla per l'ascolto di messaggi strani. In poi, in collaborazione con Crs4 e Lab Open Media Center del DistrictICT di Sardegna Ricerche, “Numeri in testa”, tavolo touch sui disegni di Alessandro Sanna, e “Quando sono nato”, parete interattiva sui disegni di Madalena Matoso. Dalle 17,30 partono tutti i laboratori e gli incontri aperti al pubblico, compreso il Babbo Parking: Marino Sinibaldi, direttore di Radio3, coordina l'incontro “Il Grande Cavallo Blu. Franco Basaglia, ostinato come il vento” con Irene-Cohen Janca, Peppe dell'Acqua e Maria Grazia Giannichedda. L'incontro sarà introdotto da una lettura di Monica Serra, con le elaborazioni sonore di Simon Balestrazzi.
Venerdì mattina incontri con le scuole a Cagliari, Carbonia, Gonnesa, Isili, Mara, Mogoro, Oliena, Posada, Quartu, Sarule, mentre la scrittrice Janna Carioli sarà al Microcitemico e al Brotzu di Cagliari. Alle 17,30 Bruno Tognolini e Chiara Carminati con le “Rime Chiaroscure” (alle 21 saranno con Giuliano Scabia al Babbo Parking presentato da Celestino Tabasso). Alle 18,30 il magistrato Paolo De Angelis e lo scrittore Alberto Melis parleranno di mafia ai ragazzi, la scrittrice gallese Ceci Jenkinson incontrerà Janna Carioli e Nicoletta Gramantieri e ancora incontri e laboratori con illustratori e fotografi.
Sabato incontri con le scuole a Cagliari, Carbonia, Gonnesa, Isili, Mogoro, Oliena, Quartu e Sarule. All'Exmà dalle 15 laboratori d'arte, laboratori gastro-poetici, performance sonore per bimbi-strumenti e boccacce d'autore. Alle 19 verrà festeggiato il libro vincitore del SuperPremio Andersen 2012 “Raccontare gli alberi” con Pia Valentinis, Paola Parazzoli e Giovanna Zoboli. Alle 21 “Oh Boy!”: incontro per babbi, mamme e zii con Marie-Aude Murail.
Domenica dalle 9,45 all'Exmà laboratori, incontri e performance. Ci saranno Simone Frasca, ideatore di Bruno lo zozzo, e alle 12 Stefano Bordiglioni oltre alla game-conference su Alan Turing. Alle 17 “Pinocchio. canzoni con il naso lungo” e poi laboratori per baby architetti, enciclopedie bizzarre, fauna di cartone e popoli di spugna fino al gran finale di “Sibilla cantadora, ci dici la parola?” (alle 20) con Rossella Faa e I Tonti venuti da fuori Silvestro Ziccardi e Mauro Mou.
Il festival prosegue nei comuni dell'Oristanese fra Sedilo, Mogoro e Norbello. Chi non ha prenotato i laboratori a numero chiuso entro ieri su www.cagliariperibambini.it, può farlo all'Exmà da domani al 7 ottobre dalle 9,30 alle 19,30.

 


Sanna e Tappari: acquarelli e foto per snidare le storie nascoste
“Toccare il cielo con un dito”
Sguardi nuovi sulla via di casa
“Toccare il cielo con un dito” è il titolo della mostra di foto e grafie di Alessandro Sanna e Massimiliano Tappari che verrà allestita a Cagliari da domani al 7 ottobre per il settimo Festival Tuttestorie.
La mostra prende le mosse da un progetto di residenza artistica nato a Cagliari nel giugno 2012 e approda all'Exmà (via San Lucifero 71 - Sala Puà) dentro il grande allestimento “Non ho capito un tubo” curato dal Teatro Lirico di Cagliari. Il gioco è stato quello di cercare personaggi celati nel paesaggio, con lo scopo di fotografarli e renderli protagonisti di una storia. In mostra sedici coppie di foto accompagnate da altrettante piccole tavole ad acquarello che raccontano storie senza parole ispirate ai personaggi fotografati.
L'illustratore Alessandro Sanna e il fotografo Massimiliano Tappari toccano il cielo con un dito rimanendo con i piedi ben piantati per terra. Da Milano a Zafferana, da Mantova a Cagliari, attraversano le città a passo d'uomo e a occhio nudo con l'intento di scoprire ciò che abbiamo sotto al naso tutti i giorni ma l'abitudine ha reso quasi invisibile. Vagano impreparati e senza un obiettivo predeterminato, perché quando si sa già come va a finire una storia non c'è più gusto nell'ascoltarla. Poi scattano fotografie e ci disegnano sopra con il computer e la tavoletta grafica.
Creano così delle immagini che stanno in bilico tra realtà e fantasia, tra cielo e terra, tra digitale e analogico. Sono fotografie disegnate o disegni fotografati? Quale è lo sfondo e quale il primo piano? Dove è finita la copia originale? Nessuno lo sa. E neppure si capisce dove inizi il lavoro di uno e finisca quello dell'altro. Si tratta di un gioco di sguardi e pensieri incrociati che ha l'ambizione di stimolare lo spettatore a riguardare la realtà circostante, perché anche ciò che sembra un dettaglio insignificante può essere trasfigurato in qualcosa di poetico e universale. Non serve essere artisti, è sufficiente l'attenzione e la disponibilità a lasciarsi meravigliare.