Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Torna Bertolaso, summit con i sindaci

Fonte: La Nuova Sardegna
29 ottobre 2008

MERCOLEDÌ, 29 OTTOBRE 2008

Pagina 5 - Sardegna

Manca ancora l’acqua, problemi igienici. Radioterapia chiusa: pazienti dirottati all’oncologico e in Piemonte



Sarroch respinge i rifiuti delle zone colpite, li ospiterà Carbonia




ALESSANDRA SALLEMI

CAGLIARI. Stamani torna in Sardegna il direttore della protezione civile Guido Bertolaso. Deve incontrare il presidente Soru e i sindaci dei comuni colpiti. Alle 15.30 nella basilica di Bonaria si celebrano i funerali dell’ingegnere dell’Asl 8 Antonello Porcu e della suocera Licia Zucca. Mentre i colleghi del reparto di radioterapia dell’ospedale oncologico regionale marciano per rimettere a posto il basamanento dei lettini: gli acceleratori non sono stati toccati dall’acqua e dal fango che sono dilagati nei corridoi perché una porta ha ceduto sotto l’onda arrivata giù dal colle di San Michele. Porcu gestiva la parte tecnica del progetto e nella mattina del diluvio i tecnici lo cercavano disperatamente proprio per mettere subito in sicurezza le macchina. I pazienti che erano prenotati per questa settimana e la prossima (fa sapere un comunicato della Asl) sono stati inviati nel centro convenzionato di Candiolo (in Piemonte) e agli altri per i quali si poteva sono stati trattati in radiologia all’oncologico.
Sempre oggi a Poggio dei Pini ci sarà la conferenza stampa del capo del condominio dove ancora non c’è acqua di rete e dove due chilometri e 800 metri di fognature sono state tranciate dalla piena: le falde sono state inquinate dai liquami delle condotte nere e i pozzi delle case private (quelle che ce li hanno) pescano in questo mare ormai poco sicuro sul piano igienico. Le villette senza pozzo invece sono proprio senz’acqua e continuano i faticosi approvvigionamenti con le autobotti. C’è molto malumore a Poggio dei Pini: si accusa il comune di Capoterra regista del Com, il centro di coordinamento municipale, di non avere una lista esatta delle priorità degli interventi. Le fogne infatti «andavano ripristinate subito». Per il momento si sta facendo un’attività necessaria: il lavaggio delle condotte non lesionate. La Asl 8 ieri mattina ha spedito al sindaco di Capoterra Giorgio Marongiu due pagine di relazione sull’operato dei tre centri di soccorso, dove sono state vaccinate 600 persone tra residenti e soccorritori contro il tetano (per chi si era ferito) e contro il tifo (per due giorni ci sono stati vari residenti colpiti da dissenterie). Oggi il servizio di psicologia che funziona nelle tende allestite dalla Asl diramerà un comunicato dove, dopo aver parlato con ciascun residente che lo ha chiesto, si rivolgeranno alla popolazione colpita con alcune indicazioni su come affrontare gli importanti problemi psicologici provocati da un evento enorme quale è stata l’alluvione del 22 ottobre.
Due giorni fa ha visitato il triangolo del disastro la parlamentare europea Giovanna Corda che è nata in Belgio ed è figlia di un emigrato sardo. Corda ha incontrato le autorità, i rappresentanti dei vari corpi impegnati nel soccorso e poi ha parlato con i residenti dei villaggi colpiti, in particolare quelli di San Girolamo, e ha voluto intrattenersi con un agricoltore che ha perduto tutto il suo patrimonio di serre e colture. Corda è componente della commissione agricoltura del parlamento europeo e della commissione dei diritti della commissione consumatori. A margine dell’incontro ha spiegato che l’Ue interviene con fondi per sostenere gli agricoltori in caso di calamità, naturalmente le procedure «vanno attivate».
A rio San Girolamo e Frutti d’oro 2 le strade sono ormai sgombre dei rifiuti, le case sono state in larga parte ripulite, come sottolinea Marco Zaccheddu assessore comunale di Capoterra, colpito anche lui dall’alluvione, che elogia «lo straordinario impegno dei militari, delle guardie forestali, dei vigili del fuoco ecc.», «l’Esercito sta facendo grandi cose per ricostruire muretti, tutto funziona». Ma sul fronte rifiuti per qualche ora la tensione è arrivata alle stelle: il sindaco di Sarroch ha deciso che i detriti non potevano andare nella discarica privata nel suo comune, ha imposto il dietrofront ai volontari, un immediato intervento del presidente della Provincia Graziano Milia ha deviato su Carbonia i rifiuti, ma con grande strascico di polemiche sull’ingenerosità di Sarroch. Infine, sulla 195: l’assessore ai lavori publici Mannoni non mollerà la presa per accelerare l’apertura dei cantieri, «ogni anno di ritardo sulla costruzione di una nuova strada si può contare anche attraverso i morti provocati da quella vecchia».