Rassegna Stampa

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Città sporca, le emergenze in un dossier. Leo: "Pronto a dimettermi"

Fonte: web cagliaripad.it
3 ottobre 2012

a cura di: Andrea Deidda


In due anni all'assessorato ai Servizi Tecnologici sono mancati 3,5 milioni di euro, ci sono incertezze sugli ecocentri, manca il personale negli uffici, quello per la raccolta dei rifiuti, e ancora il bando di gara per il 'porta a porta' è in fase di stallo. Pierluigi Leo in commissione parla chiaro: "Si affrontino le emergenze, pronto a mettermi da parte" poi abbandona la seduta. Sul tavolo del sindaco un dossier firmato Leo.

In commissione da una parte del tavolo c'era chi ancora era intento a parlare della nomina del sovrintendente del Teatro Lirico. Dall'altra l'assessore Pierluigi Leo, punzecchiato dal capogruppo dei Riformatori, dopo le ultime critiche alle condizioni della pulizia in città sbottava: "ho preparato un dossier per il sindaco, bisogna capire se c'è la volontà di occuparsi di determinate faccende".  Su tutte "il porta a porta, la pulizia delle strade che l'appalto ereditato ha portato a tre volte la settimana, il numero degli operatori ecologici. Io sono a disposizione, le priorità sono queste". E tra l'emergenze spunta la possibile proroga dell'appalto di raccolta in vigore fino a maggio 2014.

Nel dossier di sei pagine, datato 4 settembre, da subito Leo è chiarissimo: "Occorre superare al più presto alcune criticità nell'attività di igiene del suolo per dare piena attuazione agli impegni assunti dalla maggioranza e dalla Giunta nei confronti dei cittadini. Ancora l'assessorato non ha potuto portare a definizione gli atti per la gara per l'avvio della raccolta porta a porta". Due i motivi: "difficoltà nell'individuazione delle aree dove far sorgere gli ecocentri, senza i quali non è possibile attivare il nuovo sistema" ma anche "carenza di personale specializzato per la definizione degli atti di gara. Il poco personale che potrebbe occuparsene è quasi totalmente assorbito dal quotidiano" ovvero emergenze quali "amianto al Poetto, morìa di pesci a Terramaini, bonifica del campo nomadi". La sfida della nuova gara è difficilissima "un impegno finanziario da 300 milioni per 9 anni, la più impegnativa gara mai attivata dal Comune nella sua storia".

Poi la scottante questione economica: "Lo scorso anno sono stati diminuiti gli stanziamenti dello stato di previsione della spesa dell'Assessorato di 2 milioni di euro e quest'anno di 1,5 milioni, tutti relativi all'attività di igiene del suolo. Tutto questo - scrive Leo - appare in contraddizione con il rendiconto 2011 che presenta un avanzo pari a 86 milioni di euro". E l'allarme: "Il contratto in corso con l'Ati De Vizia scade il 30 aprile e può essere prorogato di un anno. Il bando di gara dev'essere pubblicato entro quella data".

Dunque secondo Leo è urgente, a parte "individuare immediatamente le aree per gli ecocentri", portare le linee guida della nuova gara all'esame del Consiglio, individuare una "task force di ingegneri e geometri da distaccare al servizio igiene del suolo per 8 mesi da altri assessorati, individuare "un collaboratore che si occupi del gruppo di lavoro per la gara", prevedere "opportuni stanziamenti in bilancio, anche per le bonifiche".

Ma non è finita qui. Un'altra urgenza è infatti la "stazione di trasferenza" ovvero il vecchio inceneritore "la cui area è fortemente inquinata, con strutture fatiscenti che devono essere demolite e gli impianti vanno messi in sicurezza". Nello stesso sito "dovrà essere fatta la bonifica dei residui della combustione ventennale, la costruzione di una struttura per i servizi e di un ecocentro, interventi da 8 milioni di euro". Non manca il problema Tecnocasic: "costi elevatissimi e al di fuori di ogni regolamentazione" anche se questo riguarda "gli altri Comuni del bacino di riferimento e i rapporti con la Regione, che approva le tariffe".


Nel documento si affrontano poi questioni note derivanti dall'appalto del servizio di raccolta rifiuti in vigore dal 1 maggio 2011 (giunta Floris), ovvero la mancanza di operai addetti allo spazzamento (50 in meno), e la diminuzione delle strade da pulire (334 km a fronte di 386).  Su questo, ovvero sul miglioramento del decoro urbano, "si gioca tutto, o quasi, il futuro della maggioranza. Ma taluni si comportano come fosse l'ultimo dei problemi. E' una materia complessa e rognosa da aggredire con tutte le forze