Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Cittadella dei musei, gestione modello

Fonte: La Nuova Sardegna
1 ottobre 2012

CAGLIARI Martedì scorso la giunta comunale ha varato il protocollo d’intesa che ha trasformato la cittadella dei musei di Cagliari in un progetto pilota sulla collaborazione tra enti diversi per la gestione dei beni culturali.Il ministero ha scelto la cittadella di Cagliari col protocollo appena firmato quale modello di integrazione possibile tra amministrazioni locali e quella statale che nella realtà italiana e sarda spesso coabitano ma non per questo riescono a individuare un progetto comune che metta il bene culturale e la sua frequentazione da parte del cittadino al centro della gestione. Dunque nei giorni scorsi si è parlato di Cagliari a Lecce, all’Art Lab 2012, il convegno nazionale sulla valorizzazione dei beni culturali, cui partecipano gli enti locali, gli enti statali, gli operatori culturali privati per scambiare idee e progetti sulla promozione del patrimonio in senso culturale, sociale ed economico. Cagliari era rappresentata dall’assessore alla Cultura Enrica Puggioni e, per la parte statale, dal soprintendente ai beni archeologici Marco Minoja. Col protocollo si dà mandato alle amministrazioni della cittadella dei musei di studiare un bando per affidare la gestione integrata dei servizi per le esposizioni della cittadella. Sei mesi di tempo, si dovrà pensare alla ristorazione, al biglietto unico per tutte le collezioni, ma anche a scegliere un operatore culturale che si occupi di ogni aspetto della gestione di una pinacoteca ma anche di un book shop, di una biglietteria insomma di tutto ciò che ormai è necessario inserire in un museo o in una mostra. Il bando prevede un project financing: si affida la gestione del complesso a un’entità che si impegna a presentare proposte per espandere l’offerta culturale. Sul piano della gestione è sostanziale la differenza tra la cittadella come si presenta adesso e come sarà dopo l’assegnazione della gara: adesso la cittadella è un condominio di amministrazioni pubbliche e no. Gli immobili sono in concessione perpetua all’università, il ministero ha la concessione d’uso per il museo archeologico, il museo etnografico e la pinacoteca. C’è poi un museo comunale, la collezione Cardu e anche un’esposizione tutta universitaria, che sono le famose cere anatomiche. Infine, il punto ristoro. Nel complesso della cittadella sono stati inseriti anche due pezzi molto importanti: la torre di San Pancrazio e, quando sarà ristrutturato, il vecchio museo di piazza Indipendenza. La novità del protocollo è stata salutata con favore a Lecce: in tutta Italia ci sono reti museali importanti, ma dipendono quasi sempre da un’unica amministrazione. (a.s.)