Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Più di cinquemila appartamenti sfitti e la città si svuota

Fonte: La Nuova Sardegna
28 settembre 2012

CAGLIARI IN CIFRE»IL CENSIMENTO

I primi dati: cresce del 180% il numero degli stranieri cala del 2% quello degli occupati, aumentano i laureati

di Stefano Ambu

CAGLIARI

Molti cagliaritani negli ultimi dieci anni sono fuggiti dalla città: il capoluogo ha perso oltre tredicimila residenti. In compenso ha assistito a un aumento di oltre il 180 per cento di stranieri, ormai oltre il tre per cento della popolazione all'interno dei confini del comune. La Marina, basta passeggiare tra via Sardegna e via Cavour, è al primo posto per percentuale di non italiani (11,76) seguita da Villanova (10,60). Sono i dati (provvisori perché devono essere eseguite ancora alcune verifiche) del quindicesimo censimento generale della popolazione e delle abitazioni presentato ieri mattina dal Comune. La cartella che raccoglie le cifre è intitolata "I numeri su cui disegnare la città del futuro". E proprio questo ha detto il sindaco Massimo Zedda nella conferenza stampa di illustrazione dei risultati: «Cifre- ha spiegato- che sono fondamentali per impostare il lavoro per il futuro, sarà importante anche incrociare i dati con i numeri che arriveranno dagli altri centri dell'area vasta». A proposito di statistiche, nel capitolo alloggi salta subito all'occhio un dato che, come giá anticipato in conferenza stampa dall'assessore agli affari generali e vicesindaco Paola Piras, potrebbe essere la base per le prossime azioni dell'amministrazione: ci sono 5.090 abitazioni sfitte. E questo porta, giocando un po' con le cifre a disposizione, a fare due calcoli: se ogni famiglia è composta (lo dice sempre il censimento) in media da 2,2 componenti, moltiplicando questo numero alle case vuote quanto si ottiene? Risultato: 11.198, una cifra che si avvicina molto a quella dei residenti in fuga dal 2001, 13.358. A scoraggiare i proprietari che tengono le case vuote ci ha già pensato l'Imu, con tariffe molto alte. Ma ci potrebbe essere dell'altro: «I dati sugli alloggi?- ha detto Piras- un punto di partenza molto importante per capire come si devono sviluppare le scelte urbanistiche nel nostro comune». Per quanto riguarda il lavoro si registra una diminuzione del due per cento del tasso di disoccupazione e visti i tempi sembra anche un dato positivo. Gli unici aumenti si registrano a Sant'Elia (vecchio borgo), Poetto-Medau Su Cramu, Cep, Quartiere Europeo, San Giuseppe-Santa Teresa- Parteolla, Stampace, Tuvumannu, Is Bingias-Terramaini, Monte Urpinu. Deve far riflettere però l'analisi nel dettaglio della situazione. Le "forze di lavoro" rappresentano il 51 per cento della popolazione. Questa fetta di torta è a sua volta suddivisa tra occupati (42,10 per cento del totale) e persone in cerca di occupazione (8,90 per cento). Il resto ("non forze di lavoro") è rappresentato soprattutto da pensionati, studenti e casalinghe. In parole povere: lavora poco più del 42 per cento dei cagliaritani. Buone notizie arrivano invece dal capitolo istruzione: il numero dei laureati, forse anche perché buttarsi subito nel mondo del lavoro sarebbe quasi inutile, è aumentato in dieci anni del 29,77 per cento. Mentre diminuisce anche l'analfabetismo. Anche se rimangono 1.474 persone che non sanno nè leggere, nè scrivere.

La famiglia media? E’ composta da 2,22 persone




Una città di mezza età: 47,31 anni la media dei cagliaritani, decisamente in crescita rispetto al passato. I quartieri più giovani sono Sant'Elia, Barracca Manna, Is campus-Is corrias (primato con media di 39,97), quello più "anziano" è il Cep (51,04). Le famiglie più numerose (la media cagliaritana è di 2,22 componenti) sono a Sant'Elia (il record al nuovo borgo, 2,98), mentre a Castello si registra la media più bassa (1,83). Il quartiere più popoloso è Is Mirrionis con 12.455 residenti seguito da Sant'Alenixedda, a quota 9.547. i rioni che rispetto a dieci anni fa si sono svuotati maggiormente sono Borgo Sant'Elia, Mulinu Becciu e Is Mirrionis, quelli considerati popolari. Cresce invece la popolazione Barracca Manna, Is campus-Is corrias, Marina e Monreale. Le famiglie più numerose (la media cagliaritana è di 2,22 componenti) sono a Sant'Elia (il record al nuovo borgo, 2,98), mentre a Castello si registra la media più bassa (1,83). I rioni con più laureati - e forse si sapeva già - sono Quartiere Europeo, Castello, Genneruxi e Monte Urpinu.