Rassegna Stampa

web cagliaripad.it

Cultura, contributi comunali calcolati con formule matematiche

Fonte: web cagliaripad.it
27 settembre 2012


a cura di: Andrea Deidda

Formule algebriche o formule magiche? Basterà la matematica per salvare la cultura a Cagliari? Sono quattro le equazioni con le quali nei prossimi anni verranno assegnati i contributi alle associazioni culturali e di spettacolo. Eccole: (P-M)/ (100-M)=PP, CR x PP=CT, B/SOMMA CT = FC, CT x FC = CE.

Sono contenute all'articolo otto della proposta di "Regolamento per l'erogazione dei contributi per attività culturali e di spettacolo" discussa oggi in commissione Cultura. Si tratta di una bozza, integrata dagli uffici dopo lla prima stesura dello scorso marzo, del testo che dovrebbe sostituire il precedente regolamento datato 2003 e che tanto ha fatto discutere negli ultimi mesi.

Il documento è totalmente diverso rispetto quello precedente: più articolato, dettagliato e con criteri precisi. Spariscono le "fasce economiche", in compenso la valutazione delle domande avverrà secondo una graduatoria alla quale si accede secondo un punteggio dal rigore matematico: per essere idonei occorrono 60 punti.


I criteri di valutazione sono sei, in ordine di importanza: "Livello di qualità delle attività culturali proposte" massimo 32 punti, "capacità operativa del soggetto proponente" 20 punti, "sostenibilità delle attività in termini di durevolezza sul lungo periodo" (15 punti), "livello di collaborazione con soggetti di eccellenza nel campo di riferimento" 15 punti. Ancora "finanziamento dell'iniziativa da parte del soggetto richiedente e capacità di reperire altre fonti di finanziamento da parte di soggetti pubblici e/o privati" 15 punti, infine "Sede legale e operativa" massimo 3 punti.

 

Sulla base dei punteggi la commissione giudicatrice, nominata ad hoc, avrà a che fare con le quattro formule matematiche: il punteggio (P) attribuito a ciascuna proposta è messo in relazione "alla scala da M a 100 attraverso la formula (P-M/100-M) dove M è un numero inferiore a 60 che è fissato in relazione alla percentuale massima di contribuzione". Da questo primo calcolo si ottiene, è spiegato nel testo, il peso del punteggio (PP). Questo sarà poi moltiplicato per il contributo richiesto (CR) dopodiché si otterrà il contributo teorico (CT) ovvero "il contributo che il progetto riceverebbe se non ci fosse il tetto del budget a disposizione". Quest'ultimo (B), fissato dalla Giunta, viene diviso per la somma dei CT. Ne deriva il fattore di correzione (FC) che moltiplicato per il CT ci dà il contributo erogato CE.

 

Tra le altre novità la possibilità di concedere i contributi per progetti che hanno una durata pluriennale (massimo tre anni), ma è prevista anche la concessione gratuita o a canone ridotto di locali e immobili comunali.

 

I commenti. Secondo Francesca Ghirra (Sel) , presidente della commissione consiliare alla Cultura, si tratta di un "buon documento nel quale una delle parti sostanziali riguarda la commissione giudicatrice e i contributi non economici". Per Marco Murgia(Pd) "la formula algebrica va nel senso della trasparenza e privilegia la qualità dei progetti". Roberto Porrà dei Riformatori ha proposto l'inserimento di un'ulteriore 'clausola di trasparenza' sui contributi erogati ovvero il "divieto di finanziare le associazioni che abbiano al proprio interno persone legate con una parentela di primo grado a consiglieri comunali, membri della giunta e dirigenti comunali". Maurizio Porcelli (Pdl) ha criticato la complessità dei calcoli, mentre Fabrizio Rodin(Pd) seppur assente ha espresso la propria opinione online: "Prima di erogare i fondi, l'Amministrazione deve effettuare una scelta precisa di indirizzo - scrive nel suo blog - Dire 'noi siamo diversi perché agiamo secondo le regole e con trasparenza' a mio avviso non può bastare. Una finalità della azione politica deve essere portare la cultura a tutte le fasce sociali, utilizzarla come strumento di emancipazione e di crescita per la città nella sua interezza, a prescindere dalla situazione economica. Questa è una finalità politica 'alta'. È quella che io ritengo sia necessaria oggi". Il dibattito è aperto.