Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Fondi con clausola “blocca parenti”

Fonte: La Nuova Sardegna
27 settembre 2012

CULTURA»LE PROPOSTE

Niente tagli, disponibili 420mila euro, ma nessuno stanziamento a famigliari di politici o dipendenti del Comune

di Stefano Ambu

CAGLIARI

Quattrocentoventimila euro per le iniziative culturali a Cagliari. Niente tagli rispetto allo scorso anno. E niente contributi ai parenti di politici e funzionari del Comune. Quest'ultima è una delle proposte emerse durante i lavori dalla commissione Cultura impegnata nell'approvazione del regolamento che presto andrà in aula per il sì finale. Una "carta" che cercherà di mettere la parola fine a polemiche, proteste e ritardi. Insomma, un documento che eviti che nei prossimi anni si ripeta una situazione come quella di Marina Café Noir, manifestazione rimasta al palo perché, al momento di organizzare la rassegna, non erano arrivati i soldi. Nè, in parte, quelli delle precedenti edizioni. Nè quelli per l'edizione di settembre. I criteri sono stati ribaditi anche ieri: trasparenza, programmazione anche triennale per gli eventi più importanti e oggettività nella concessione dei finanziamenti. La matematica nelle scelte: con delle vere e proprie formule da applicare per una equa ripartizione. Decisioni aiutate anche da una commissione esaminatrice di esperti. Conoscitori della materia, ma il più possibile lontani dal mondo delle associazioni e dei gruppi che fanno cultura a Cagliari. «Criteri – ha spiegato la presidente della commissione Cultura Francesca Ghirra – che puntino su una qualità certificata delle proposte. Tra questi anche l'incidenza sul territorio. Ma stiamo puntando a evitare quello che è sempre stata la maggiore fonte di malumori: le incertezze sui tempi. Per questo, oltre alla programmazione triennale, stiamo puntando anche di legare il bando alla esecutività del bilancio. E il regolamento sui contributi sarà abbinato a un regolamento sulle rendicontazioni per rendere certi i tempi di pagamento». La proposta che ieri mattina ha movimentato il lavoro della commissione è stata quella del consigliere dei Riformatori Roberto Porrà. Con la richiesta dell'inserimento di una clausola "blocca-parenti" (di politici e funzionari comunali) nella distribuzione dei fondi a disposizione. Un'idea dell'opposizione che non dispiace alla maggioranza: "Mi sembra una proposta sensata- ha detto Ghirra- che si muove nella direzione del rispetto, a cui noi teniamo moltissimo, della trasparenza". Gli spazi? Il costo della concessione per l'utilizzo- si stava pensando in commissione- potrebbe entrare nel "monte" del contributo come "erogazione non monetaria". Questo per rispondere a uno dei problemi sollevati dalle associazioni nel corso delle ultime audizioni.