Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sant'Elia, il concorso di idee e un dubbio

Fonte: L'Unione Sarda
27 settembre 2012


L'OPINIONE
 

di Michele Ruffi
Ai tifosi, a chi ama il calcio e non solo quello rossoblù, sorge - spontaneo - un dubbio: a Is Arenas prima non si poteva giocare, se non a porte chiuse, mentre pochi giorni dopo il via libera arriva, seppure parziale. Possibile che ci sia stato un avanzamento così repentino nei lavori? Sì. Quasi tutti i dubbi espressi il 20 settembre scorso nel documento diffuso dall'Osservatorio sulle manifestazioni sportive sono stati spazzati via dall'installazione del sistema di videosorveglianza e dei tornelli elettronici, le aree di pre-filtraggio ed è vicino all'operatività il Gos, gruppo operativo di sicurezza. Insomma, il battesimo ufficiale per lo stadio di Cagliari-Quartu è vicinissimo, dopo una incredibile serie di imprevisti e scivoloni che stava per comprometterne addirittura il varo per questo campionato.
Senza dubbio, non vedremo il Cagliari al Sant'Elia, che assomiglia sempre più a un Colosseo degli anni Tremila: erba a ciuffi sul campo di gioco in disarmo da aprile, tribune sempre più cadenti, perfino una parte della recinzione, vista l'inutilità, è stata spostata nella vicina Arena concerti. L'immagine è triste. E può solo peggiorare. Perché prima di un paio d'anni - previsione più che ottimistica - la riqualificazione dello stadio non potrà mai diventare realtà. La Giunta ha da poco varato il concorso internazionale di idee, aperto a grandi e piccoli studi d'architettura, che nel giro di qualche mese dovrebbe tradursi in un bando vero e proprio. Poi si valuteranno i progetti e bisognerà scegliere se ristrutturare l'impianto con fondi comunali o magari a braccetto con un imprenditore-investitore.