Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Zedda scopre le carte, a giorni il sovrintendente

Fonte: La Nuova Sardegna
24 settembre 2012

TEATRO LIRICO






CAGLIARI Forse ci siamo, forse stavolta il sindaco Massimo Zedda è riuscito a dare un nome al nuovo sovrintendente del teatro lirico e a coprire un vuoto amministrativo che ormai si protrae da tre mesi. L’annuncio dell’altro giorno, una nota trasmessa ai cronisti attraverso l’ufficio stampa del Comune, indicava il primo ottobre come data finale per la nomina. Più probabile però che da qui al giorno stabilito Zedda, dopo aver messo a disposizione i trentadue nomi in lizza, si chiuda in una stanza con il consiglio di amministrazione della Fondazione e cerchi l’accordo sul prescelto. Potrebbe andargli bene, ma potrebbe anche trovarsi di fronte a uno schieramento piuttosto agguerrito, pronto a votare contro quella scelta. Da qui al faccia a faccia decisivo qualsiasi previsione è priva di peso. Compresa l’ultima, che vede in pole position Guido Pagliaro, fratello del noto regista di prosa, ex direttore artistico al Petruzzelli di Bari e amministratore di una piccola compagnia teatrale. Radio-congetture lo collega al sindaco di Bari, Vittorio Emiliano. L’area politica sarebbe quindi la stessa del sindaco. Ma su questa e altre possibili indicazioni pende il difficile rapporto tra Zedda e i quattro consiglieri passati all’opposizione interna del Cda: Oscar Serci, Felicetto Contu, Maurizio Porcelli e Gualtiero Cualbu hanno portato in dote al teatro quel prestito non oneroso da dieci milioni di euro che ha salvato i conti disastrati della Fondazione. Per quanto il centrosinistra abbia contribuito ad assegnare l’«aiutino» al teatro, è l’amministrazione Cappellacci ad averlo deliberato. E in politica ad aiuto segue corrispettivo, in questo caso l’indicazione del sovrintendente. Reggerà Zedda all’assalto della forza trasversale che ha proposto l’attuale assessore provinciale alla cultura Francesco Siciliano, la cui nomina rappresenterebbe una pesante sconfitta politica per il giovane sindaco? Basterà a proteggere la scelta di Zedda la consuetudine in base alla quale mai una Fondazione lirica ha espresso il sovrintendente contro il parere della presidenza? Oppure negli ultimi giorni è maturato un accordo su un nome neutro, che consenta di salvare capra e cavoli? Quest’ultima viene data come la soluzione più probabile. Di certo l’attesa non può proseguire: la nota ultimativa dell’assessore regionale ai beni culturali Sergio Milia sembra aver sbloccato la fase di stallo, il resto l’ha fatto l’urgenza di dare una guida al teatro in tempo utile per programmare la prossima stagione e rilanciare l’attività artistica, finita in secondo piano rispetto alle inevitabili battaglie politiche che si combattono dietro le quinte. (m.l) ©RIPRODUZIONE RISERVATA