Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dal Pd bordate alla Giunta

Fonte: L'Unione Sarda
24 settembre 2012


Fissata tra una settimana la riunione tra maggioranza ed esecutivo
 

I consiglieri chiedono più spazio: aria di rimpasto?
Vedi tutte le 7 foto
I primi scricchiolii si sono avvertiti una settimana fa nelle repliche al discorso - che riassumeva un anno alla guida della città - del sindaco in Consiglio. Quasi tutto il Pd, primo partito a Palazzo Bacaredda, ha ribadito il proprio appoggio a Massimo Zedda ma ha evidenziato come «si possa fare di più», e come l'azione di governo sia «migliorabile».
RIMPASTO Ora invece in Aula c'è chi chiede - in maniera neanche troppo velata - un rimpasto in Giunta e chi invece ritiene che il peso del Partito democratico sia da ritoccare. Al rialzo, ovviamente. Claudio Cugusi dice che l'esecutivo ha «bisogno di una scossa» e aggiunge: «in molti ambiti l'azione della Giunta è stata carente, forse è necessario qualche cambio». Non è però una auto-candidatura: «Io non sono interessato a fare l'assessore. Credo però che per il bene della città si debba intervenire. Dalla Cultura, passando per le Politiche sociali: bisogna cambiare. Pensiamo anche ai Servizi tecnologici, dove ci sono preoccupanti mancanze a tutti i livelli».
IL CONCLAVE Parole pesanti che seguono di poche ore la lettera del presidente del Consiglio Ninni Depau - che chiedeva un rimedio al crescente «disagio sociale» - e a una settimana da una nuova riunione tra la maggioranza e la Giunta, in cui si affronteranno malumori e problemi interni al centrosinistra. L'incontro è previsto per il 29 settembre. In quell'occasione Fabrizio Rodin chiederà più peso del Pd «nelle decisioni che contano». Secondo il presidente della commissione Politiche sociali, «il rischio è che si ripeta l'errore di esperienze amministrative precedenti, che portano all'isolamento di chi le guida». E ancora: «Sia chiaro che non stiamo rivendicando poltrone, ma solo una maggiore collegialità nelle decisioni. Il rimpasto è una soluzione che il sindaco può scegliere se adottare o meno. Noi chiediamo risposte politiche». Francesco Ballero fa notare come «sulle scelte che hanno riguardato il Poetto, Tuvixeddu e altre questioni importanti, il Pd non è stato ascoltato. In questo anno abbiamo trovato diverse difficoltà di dialogo sia con gli uffici che con la Giunta».
«RUOLO MARGINALE Anche Maurizio Chessa è tra le anime critiche: «Il rimpasto? È innegabile che nella formazione dell'esecutivo il ruolo del Pd sia stato marginale. E ora c'è uno scarso coinvolgimento del Consiglio nei processi decisionali». A microfoni spenti c'è chi fa notare che il Partito democratico, rappresentato da tredici consiglieri, non ha espresso nessun assessore. In realtà uno ci sarebbe, Luisa Sassu (Personale), ma il suo nome non era tra quelli indicati subito dopo la vittoria di Massimo Zedda alle amministrative del 2011.
Michele Ruffi